CABRUJA presenta il nuovo singolo - LA CORAZONADA
“CABRUJA”, il primo album del cantautore venezuelano, genovese d’adozione, CABRUJAhttps://open.spotify.com/album/2YKYFw0zKJlOj2027JIOst?si=NLUqfkfkSnGpgN5... QUI UNA INTRO AL NUOVO SINGOLO“La Corazonada” è una canzone molto personale, legata strettamente a Cabruja e al suo vissuto, ma condivisa con milioni di altre persone. Riprendendo le canzoni e le sonorità della vecchia Caracas, città natale del cantante, Cabruja desidera, più che raccontare, esprimere da un punto di vista emotivo cosa vuol dire crescere e vivere in una delle città più violente e pericolose al mondo. La corazonada La calle solitariaBañada de miedoEn la luz plomizaEs un altar Miradas paranoicasUn sexto sentidoLa corazonadaYa es morir De un waltzLos latidos marcanEl compásEs la danza finalUna vía para escapar El caos desintegraLas memorias de infanciaTrópicos maternosColoreados de ansia Cuántas las razones Para el llanto en el valleAves sobrevuelan Repitiendo los tormentosDe cien años De calamidad La calle solitariaEn la luz plomizaLa corazonadaYa es morir Los techos escarlataDestiñen su historiaSangre sobre asfaltoAl llover La ciudad,Paraiso primaveralDonde crecen las floresEn el camposanto crepuscular El caos desintegraLas memorias de infanciaTrópicos maternosColoreados de ansia Cuántas las razones Para el llanto en el valleAves sobrevuelan Repitiendo los tormentosDe cien años De calamidad La tumba improvisadaEn mi pecho profanadoDonde yacenNostalgias de ayer La calle solitariaEn la luz plomizaLa corazonadaYa es morir Il Presentimiento La strada solitariaBagnata di pauraNella luce plumbeaÈ un altare Sguardi paranoiciUn sesto sensoIl presentimientoÈ già morire Di un waltz I battiti segnano la battutaÈ la danza finaleUna via per scappare Il caos disintegra Le memorie d’infanziaTrapoci materniColorati di ansiaQuante le ragioniPer il pianto nella valleUccelli che volano sopraRipetendo i tormenti Di cent’anni diCalamità La strada solitariaNella luce plumbeaIl presentimientoÈ già morire I tetti scarlatti Perdono la loro storiaSangue sull’asfaltoQuando piove La cittàParadiso primaverileDove crescono i fioriSul camposanto crepuscolare Il caos disintegra Le memorie d’infanziaTrapoci materniColorati di ansiaQuante le ragioniPer il pianto nella valleUccelli che volano sopraRipetendo i tormenti Di cent’anni diCalamitàLa tomba improvvisata Sul mio petto profanatoDove giacciono Le nostalgia di ieri La strada solitariaNella luce plumbeaIl presentimientoÈ già morire L’ALBUML’album rappresenta un viaggio a molteplici livelli. Dal Venezuela all’Italia, dagli anni formativi dell’adolescenza all’età adulta conclamata, dall’amore alla solitudine, dalla mera esistenza alla consapevolezza di se stessi, dalla vita alla morte. Cabruja omaggia gli artisti e le canzoni che l'hanno accompagnato durante la sua vita, interpretandole in chiave personalissima e intima. I brani sono legati da un sottile filo rosso non subito apparente, ma che intercetta sensazioni e immagini che fanno parte del mondo dell’artista.Sono presenti inoltre due brani inediti, scritti da Cabruja stesso, Lisboa Tbilisi e La Corazonada, che parlano del dialogo tra “un prima” e “un dopo”, un passaggio difficile ma necessario per l’evoluzione di una persona, così come l'inevitabile lutto da elaborare quando si lascia indietro una parte di se stessi. L’atmosfera drammatica creata dagli arrangiamenti di Giancarlo Di Maria, Cristiano Alberghini per All Mine e Denis Biancucci per la parte pianistica di Alfonsina y el mar, risulta talvolta epica e profondamente malinconica grazie all’esecuzione magistrale dei musicisti che fanno parte di questo progetto.