FICSTRIP “Hopes and Shadows” è l’Ep d’esordio della band alternative rock
Un viaggio nella psiche umana. Un tuffo nella schiettezza della realtà che si perde in un mistico sogno fatto di luci ed ombre Release album 22 aprile Speranze e ombre si alternano in questi cinque brani che raccontano differenti storie e stati d’animo: dalla profonda introspezione dovuta alla sofferenza per un amore perduto, alla voglia di lasciarsi trasportare dalla passione; in mezzo, cadute e risalite, sogni e viaggi, dolori e gioie che accompagnano la vita di ciascuno di noi.Ogni brano si lascia raccontare dalle parole, ma soprattutto dalla musica che cerca di creare l’atmosfera giusta per far rivivere il mood che accompagna la canzone. Le chitarre a tratti spronano a lasciarsi andare all’euforia e all’anarchia, sotto lunghe note che squarciano come lampi l’atmosfera soave creata da un violino che non è solo un accompagnamento, ma colonna portante della sonorità Ficstrip. Le fondamenta su cui si regge tutto quanto sono una batteria potente, ma precisa ed essenziale, che trasmette il giusto ordine a tutto, ed un basso in grado di trasformarsi, all’occorrenza, nel principale motore di ritmicità e profondità delle canzoni.L’EP è stato prodotto e registrato presso EDAC STUDIO, https://www.edacstudio.it/, noto per i lavori svolti con Gorillaz, Nic Cester e Giorgieness. TRACK BY TRACKFallin’ DownIl lento di questo viaggio musicale. Parla di amore, di viaggi, di crescita e di ritorni, con una melodia per cuori spezzati da ascoltare guardando attraverso il vetro appannato della finestra, alla ricerca di qualcosa di nuovo. Persi nel nostro sfuocato labirinto di sensazioni passate, ci perdiamo e ci nascondiamo dalla verità e non accettiamo questo triste epilogo, raccontiamo bugie a noi stessi, ma in fondo quello che desideriamo è solo un ultimo piccolo assaggio di quella felicità che sappiamo non riavremo mai.The Fugitive Il brano più spensierato dell’EP cerca di correre via come trasportato dal vento caldo nel deserto di Sonora. Il tema del viaggio come via di fuga attraversa tutta la canzone; un bisogno di nascondersi o di avere la possibilità di crearsi una nuova vita da qualche parte nel mondo. Una chitarra leggera delinea la traccia portando l’ascoltatore ad un ritornello che si insinua tra le sinapsi e non va più via. L’intensità della voce, coinvolge e rapisce con lo scopo di divertire chi ascolta e di portarlo a perdersi in una strada deserta, senza confini né orizzonti. Massive Icefall GUARDA IL VIDEO: https://youtu.be/2nYq1zOfAJ0La traccia della metamorfosi, della transizione, delle trasformazioni che ognuno di noi, volente o nolente, deve affrontare nella vita. A volte il cambiamento sembra difficile e impossibile, ma necessario per evitare l’autodistruzione. Nel testo i riferimenti più o meno espliciti all’autodistruzione si intrecciano su più livelli di lettura, a partire dai temi ambientali come lo sfruttamento incontrollato delle risorse del pianeta e il cambiamento climatico in atto, passando per la fine di una storia d’amore, fino a giungere al tema sociale relativo allo stereotipo di “donna oggetto”. Nonostante i molteplici livelli di lettura presenti in questa “allegoria” della società moderna, la chiave per comprenderli è una: «Se non saremo noi i protagonisti del cambiamento, se continueremo a fingere di cambiare tutto per far sì che in realtà non cambi nulla, sarà il cambiamento a travolgere noi stessi».D.I.D.Forse il brano più eccentrico di tutto l’EP, un rincorrersi tra le parti armoniche e quelle ritmiche, una schizofrenia che fa da colonna sonora a un testo ermetico, un viaggio onirico a occhi aperti, una sorta di Divina Commedia in musica. Atmosfere evanescenti costellate da immagini idilliache distorte, una contrapposizione costante tra la calma apparente e l’incedere impetuoso di passioni nascoste. Questa contrapposizione è data anche dall’alternarsi delle parti strumentali che da un lato sono trasportate dall’arpeggio di chitarra e dall’altro, con l’incombere del ritornello, travolgono con un ritmo potente che trascina la canzone verso un epilogo esplosivo.Sweet Shiny Soul Ultima tappa del viaggio interiore che l’EP vuole rappresentare tra luci e ombre, negatività e speranze, cadute e risalite. Brano energico, dove la parte ritmica è preponderante e dà la carica a un testo che vuole essere elogio alla riscossa e al ritorno alla vita. Una canzone che parla del lasciarsi alle spalle avvenimenti che hanno messo a dura prova il fisico e lo spirito; condizioni passate che avrebbero potuto abbatterci, ma che invece abbiamo affrontato con forza e coraggio. Il sound del brano è un mix tra indie e punk rock anni ‘90 e 2000, con ritmo sferzante e ritmiche potenti, un bel basso distorto che accompagna tutto il pezzo, a cui si appoggiano poi nel ritornello un violino impetuoso e chitarre sfacciate.Etichetta: Autoproduzione Release album: 22 aprile 2022 CONTATTI SOCIALFACEBOOK: https://www.facebook.com/ficstrip INSTAGRAM: https://instagram.com/ficstripYOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCRZKVQbTqUxWKhF8l-_kqow SPOTIFY: https://open.spotify.com/artist/3PPFY2F5zYkUzLgbJd61A5SOUNDCLOUD: https://soundcloud.com/ficstrip BIOIl progetto FICSTRIP nella formula attuale nasce a fine 2020 con l’intento di produrre pezzi inediti che fossero il riassunto degli ultimi tumultuosi anni vissuti dai membri della band all’interno e al di fuori di essa. Anche il titolo “Hopes and Shadows” del nuovo EP, affidato alla produzione di EDAC STUDIO e in uscita nel 2022, richiama i sentimenti contrastanti che hanno caratterizzato la realizzazione di ognuna delle canzoni, sentimenti legati principalmente al disagio generato dalle contrapposizioni della società moderna. La band è composta da Jym (voce), Zullo (chitarra ritmica e cori), Mattia (chitarra solista), Oriana (violino), Dave (batteria) ed Elly (basso), attivi da molti anni, anche con altri progetti, nella scena musicale delle province di Varese e Como, condividendo il palco con altri musicisti affermati nel territorio. Ogni membro del gruppo con le sue relative esperienze è diametralmente opposto all’altro. Il risultato, pur strizzando l’occhio a sonorità tipiche del pop rock, è difficilmente classificabile: dolce ma ruvido, onirico ma pragmatico. L’unico comune denominatore della band è il fortissimo senso di appartenenza alla provincia profonda e il sincero rifiuto della grande città come punto di riferimento. L’11 febbraio 2022 esce il primo singolo estratto dall’EP, “Fallin’ Down”, seguito da “Massive Icefall” pubblicato il 1 aprile. fonte: www.laltoparlante.it