La testimonianza diretta dei Controtempo nel post-sanremo
Eccoci di rientro dal nostro festival di Sanremo in Controtempo, che condivideremo con chi ci vuole bene attraverso i documenti video, audio e stampa che pubblicheremo sul web (attraverso sito, facebook, you tube,…)
Ringraziamo davvero tutte le radio e le televisioni che si sono affezionate a noi, alla nostra musica ed alla nostra voglia di farla sentire con strade diverse da quelle che oggi sembrano essere le uniche imposte dall’alto, in particolar modo per quanto riguarda i giovani artisti emergenti.
Siamo stati ospiti di RADIO ITALIA con uno show case a CASA SANREMO e poi anche al Palafiori e sul palco di PIAZZA COLOMBO; oltre a questo abbiamo incontrato diverse radio e tv con le quali abbiamo fatto interviste.
Ma la vera parte CONTROTEMPO della nostra avventura sanremese, è stata quella delle apparizioni “fuori dalle righe”, promesse nel comunicato stampa pre-festival e poi fatte realmente.
Abbiamo voluto far partire un progetto importante “dalla strada”, da dove sta la gente e dove si vive la vita di tutti i giorni.
Ecco il perché delle apparizioni a sorpresa tra le strade e le piazze di Sanremo e soprattutto davanti e “sopra” all’Ariston.
In un momento in cui sembra che la musica debba essere qualcosa che nasce, cresce, si sviluppa (e poi anche muore) solo in televisione, abbiamo voluto (con umiltà ma con tanta determinazione) far partire la promozione del nostro videoclip con Bud Spencer e Terence Hill e del nostro album “In tutti i giorni eroi…” dalla vita di tutti i giorni.
Pensiamo che sia importante far si che l’arte non sia qualcosa che “sta in alto”, un gradino sopra alla gente, e che l’artista non debba essere solo “uno che appare un attimo” e poi si va a nascondere in un hotel a cinque stelle per evitare di mischiarsi tra le pieghe della “vita di tutti”.
Questo è quello che ci hanno insegnato con il loro esempio Bud Spencer e Terence Hill, che hanno saputo portare sullo schermo di un cinema, quella vita quotidiana in cui tutti possono ritrovarsi, ed è quello che vogliamo dire attraverso le canzoni del nostro primo album, dove il concetto di essere eroi in tutti i giorni vuole porre l’attenzione sulla possibilità di fare grandi cose attraverso le piccole fatiche della quotidianità; vedere ogni vita come un grande libro da scrivere in ogni sua pagina con coraggio e creatività, anziché perdere tempo a cercare qualcosa di straordinario che permetta di uscire da una quotidianità che purtroppo a volte consideriamo mediocre perché la guardiamo con gli occhi semi-chiusi.
Ecco quindi che prima di far partire la promozione del nostro primo singolo nei canali “convenzionali”, abbiamo voluto sfruttare la vetrina di Sanremo (e cioè l’evento più grosso che c’è in Italia) per partire dalla strada… un po’ come avrebbero fatto Bud Spencer e Terence Hill in qualche loro film… se il meccanismo oggi ti vuole imporre solo di passare dalla tv, noi che pensiamo che tutto ciò che viene costruito con impegno, amicizia, professionalità (in questo caso anche con la collaborazione di professionisti del calibro di Bud, Terence, Massimo Varini e Alex Bagnoli) sia già qualcosa di importante, ABBIAMO VOLUTAMENTE SCELTO di partire da fuori…
Ecco quindi il perché delle nostre esibizioni a sorpresa a Sanremo; siamo partiti da quella di fronte all’Ariston in partnership con lo spazio di Euro-chocolate e da quella sul furgone Controtempo (parcheggiato davanti al Palafiori e trasformato in palco teatro in cui veniva trasmesso il videoclip e suonato il nostro singolo); poi siamo arrivati al “colpo grosso” con quella DEL BALCONE SOPRA L’ARISTON dove intorno alle 20.00 del sabato sera abbiamo portato all’ultimo piano gli strumenti e abbiamo “partecipato alla festa” suonando il singolo da lassù. Questo anche per ringraziare pubblicamente “da fuori” Bud Spencer e Terence Hill per la collaborazione al nostro lavoro non avendo avuto la possibilità di farlo da dentro il teatro….
Grazie a chi da sotto ha saltato, cantato e battuto le mani con noi, grazie alle tante radio e televisioni presenti sul posto che ci hanno ripreso e dato spazio, grazie al presentatore del pre-festival che nonostante fosse stato colto di sorpresa ha ammirato il coraggio misto incoscienza di questa idea fuori dalle righe e ha stimolato la piazza a partecipare con noi.
E’ stato molto bello vedere tutto questo in un ambiente, quello dello spettacolo, in cui spesso dagli addetti ai lavori alla gente comune che segue dalla tv si vede esprimersi una cattiveria davvero gratuita e ingiustificata nel giudicare gli artisti, dimenticando che al di la dei gusti personali rispetto ad un determinato genere musicale o ad un determinato modo di interpretare la musica, dietro ad un cantante che canta o ad un musicista che suona c’è sempre una PERSONA, che in ogni caso merita quantomeno il rispetto del suo lavoro e della sua dignità.
Ma purtroppo questa mentalità (purtroppo assimilabile a quella a cui assistiamo nello sport dove un atleta che non rende al massimo viene ridicolizzato e messo pubblicamente al rogo senza il rispetto che si dovrebbe ad una persona che comunque vale a prescindere dai risultati che ottiene) è sempre più radicata in questo mondo dello spettacolo, dove la persona spesso è sacrificata alla musica anziché far si che la musica diventi l’espressione più intima e profonda della persona.
Nel nostro piccolo noi vogliamo vivere la nostra avventura diversamente, senza stare fuori dai luoghi in cui si fa musica in modo importante (infatti noi a Sanremo c’eravamo), ma semplicemente standoci dentro in un modo diverso, che sia più umano e che faccia bene a chi suona e a chi ascolta.
La cosa più bella di questo CONTRO(tempo)FESTIVAL è stato vedere che quando la musica scende dal piedistallo arriva di più….
Questo è l’esempio che ci hanno dato anche Bud e Terence, questo è quello che vogliamo fare stando uniti tra di noi e rimanendo fedeli a quello che siamo…
l’avventura è partita volutamente dalla strada e tra la gente, e qualsiasi cosa succederà siamo determinati a non staccarla mai da li….
Grazie a tutti quelli che ci vogliono bene da una vita, grazie a quelli che inizieranno a volerci bene dopo queste cose e a quelli a cui daremo fastidio… non si può piacere a tutti, ma sicuramente a noi non ci si può imputare l’accusa di essere costruiti a tavolino…
Noi siamo fatti un po’ così….
Marco, Elvis, Pat, Benna, Poz