NODe - Rcade (Recensione)
NODe - Rcade
(EKP/SpaceRace Records)
Anche se a tutti gli effetti NODe è una band, con tanto di batteria, basso e chitarra (che danno ancora più forza e consistenza a questo progetto dal vivo), al primo ascolto, e considerando che in tutte le tracce c’è un intreccio molto interessante di cantato di Johnny Lubvic (il leader della band da sempre) e di Karissa, viene subito in mente un duo che negli ultimi anni ha dato filo da torcere, a livello internazionale, a un gruppo come White Stripes. Stiamo parlando di The Kills. The Kills giocano, come NODe, sui duetti uomo donna. Hanno anche loro un approccio molto punk. Usano l’elettronica, ma allo stesso tempo il rock. Le analogie finiscono qui. Perché The Kills fanno pensare ai Suicide, mentre NODe tirano in ballo i Kraftwerk, Tears for fears, i Chemical Brothers più psichedelici (in “Summer of 69”, con delle stupende tastiere a cascata che creano un effetto ipnotico molto interessante). Per quell’approccio punk, ma aanche muscolare, a tratti rievocano i D.A.F., gruppo tedesco molto aggressivo e muscolare. O ancora gli Human League dei primi tempi, quelli più dark per intenderci (in “We are, We are”) o il Bowie di Low. Un bellissimo e vario guazzabuglio di riferimenti, fatti propri con gusto e senso della dinamica dei brani. Sicuramente da ascoltare, anche per chi non ama gli anni 80.