SABATO 13 MAGGIO a Schio (VI): Aldo Tagliapietra, Alberto Radius e Bruno Conte in un live che mescola classici del grande Lucio Battisti, de Le Orme e di Radius
UNICA DATA IN ITALIA
Aldo TAGLIAPIETRA +
Alberto RADIUS +
Bruno CONTE
IN CONCERTO
SABATO 13 MAGGIO 2017
ore 21,00
Teatro ASTRA di Schio
I leggendari Aldo Tagliapietra fondatore de Le Orme e Alberto Radius leader della Formula 3 e chitarrista principe di Lucio Battisti insieme alla splendida voce di Bruno Conte in primavera 2017 il live che mescola gemme e classici del grande Lucio, della storica progressive band veneziana e dello stesso Radius.
Per la prima volta sullo stesso palco tutti insieme questi tre grandi artisti si esibiranno in una serata all’insegna della grande musica italiana d’autore.
Insieme a loro un eccezionale team di musicisti di altissimo livello:
al basso Nico CERON, voce e cori Barbara BELLONI, alla chitarra elettrica Alcide RONZANI, tastiere Andrea DE NARDI e alla batteria Manuel SMANIOTTO.
I musicisti si alterneranno sul palcoscenico per offrire al pubblico il meglio della loro storia con i loro brani più belli ed indimenticabili.
Più di due ore di buona musica per una serata speciale dove Alberto Radius e Bruno Conte proporranno le melodie entusiasmanti e senza tempo di Lucio Battisti e Aldo Tagliapietra de le Orme
Un palco condiviso per gli amanti della musica italiana d’autore potremmo ascoltare i cavalli di battaglia di Lucio Battisti, dello stesso Alberto Radius e delle Orme.
Il concerto è organizzato in collaborazione con il Comune di Schio.
TAGLIAPIETRA + RADIUS + CONTE
Teatro ASTRA di Schio
Sabato 13 Maggio 2017
Biglietti platea e galleria numerata euro 20, ridotti euro 15 ragazzi sotto 15 anni - in prevendita presso:
punti vendita circuito Vivaticket. e online sui siti Schiolife.com e Vivaticket.it
Bruno CONTE
Profondo conoscitore e interprete della Canzone Italiana, nei suoi spettacoli Bruno Conte si presenta in veste creativa e delicata, alternando alle canzoni i suoi commenti che sanno dare un tono profondo e di riflessione alla serata.
Ha maturato una lunga esperienza conseguendo importanti collaborazioni in ambito Pop-Jazz con artisti tra i quali Romano Mussolini e Lino Patruno, Virgilio Savona e Lucia Mannucci del Quartetto Cetra, Rossana Casale , Ron e Lucio Dalla.
Si è messo in luce nei primi anni 2000 in virtù di una lunga tournée dedicata a Lucio Battisti riscontrando una certa affinità con le doti interpretative dell’artista scomparso, in virtù della quale è stato definito uno dei più qualificati artisti italiani tra coloro che gli hanno dedicato un tributo.
Ha proseguito la sua ricerca in qualità di interprete approfondendo il mondo della Canzone d’Autore con particolare riferimento alla scuola genovese e a Domenico Modugno.
Ha inciso quattro dischi da solista, tra i quali “Lucio&Lucio, storia di una tournée sognata” da poco presentato al pubblico.
Ma è principalmente nei concerti dal vivo che Bruno Conte esprime al meglio le proprie doti interpretative e coinvolgenti. Un tocco musicale gentile che propone attraverso i brani un messaggio di fiducia e di speranza.
Alberto RADIUS
E’ considerato uno dei migliori chitarristi italiani. Esordì nei night club a fine anni cinquanta, per poi sostituire Franco Mussida - partito per il servizio militare - nei Quelli, e con questo gruppo che poco dopo avrebbe cambiato il nome in Premiata Forneria Marconi, Radius incide le prime canzoni e sviluppa un suo personale modo di suonare la chitarra. Rientrato Mussida, Radius abbandona il gruppo e forma con Tony Cicco e Gabriele Lorenzi la Formula 3. Dopo l'incontro con Lucio Battisti, il gruppo debutta con l'etichetta appena fondata dal cantautore, la Numero Uno, incidendo un brano dello stesso Battisti, Questo folle sentimento, che arriva al quinto posto della classifica dei singoli più venduti. Il primo album Dies irae è del 1970 ed è proprio il suono della chitarra di Radius a costituire la trama dell'album. Pur continuando a lavorare e a riscuotere successi con il gruppo, due anni dopo Radius incide il primo album da solista, Radius, cui contribuiscono alcuni celebri strumentisti della musica rock italiana degli anni settanta come Demetrio Stratos, Giulio Capiozzo, Patrick Djivas (che poco dopo daranno vita agli Area), Franz Di Cioccio e Giorgio Piazza della Premiata Forneria Marconi.
Nel 1974, dopo lo scioglimento della Formula 3, Radius insieme a Mario Lavezzi, Vince Tempera, Gianni Dall'Aglio, Bob Callero e all'altro ex Formula 3 Gabriele Lorenzi - fonda un nuovo gruppo, Il Volo, prodotto dal duo Mogol-Battisti, che incide due album e che si caratterizza per le sonorità mediterranee. Dopo lo scioglimento de Il Volo, nel 1976, Radius incide il suo secondo album solista, Che cosa sei, che segna una svolta musicale nella sua carriera.
Nel 2013 ha pubblicato l’album Banca d’Italia.
«Siamo stati una costola di Lucio. Lui ci ha prodotto, ha scritto canzoni per noi. Siamo la formazione che lo ha accompagnato nei suoi unici due tour nelle estati del 69 e 70. Eravamo la sua band, ci possiamo vantare di un marchio doc»
Aldo TAGLIAPIETRA
L’attività artistica vera e propria comincia nel 1965 quando entra a far parte del gruppo musicale che vede la luce in quell’anno e che sarebbe diventato noto con il nome Le Orme. Aldo si fa apprezzare subito come cantante e proprio il suo falsetto diventerà il forte elemento di continuità e di riconoscimento del gruppo. Oltre che la voce è presto anche il bassista e l’autore di gran parte delle canzoni di maggior successo. A partire dal Disco per l’Estate del 1968 Le Orme partecipano a varie edizioni del Festival Bar e a due Festival di San Remo, collezionano due Dischi d’Oro, un Premio della Critica, e si esibiscono in centinaia di concerti non solo in Italia ma anche all’estero e partecipano ai più importanti Festival di Musica Progressiva ottenendo ottimi riconoscimenti a livello internazionale.
Nel 1984, in un momento di pausa dell’attività delle Orme, Aldo intraprende per la prima volta la strada da solista e realizza l’album …nella notte, in cui compie un lavoro di recupero delle radici del rock. La sua attività musicale personale, sempre caratterizzata dalla ricerca, continua anche in seguito parallela a quella del gruppo. Quando nel 1994 incontra Budhaditya Mukherje e inizia a studiare il Sitar, affascinante strumento indiano e sua antica passione, si delinea per lui una nuova e importante fase artistica.
L’importante tournee delle Orme in Canada alla fine del 2009 è l’ultima con Aldo Tagliapietra. Da quel momento in poi gli altri componenti della band andranno avanti senza di lui e continueranno ad usare il nome Le Orme. Aldo perciò riprende la sua attività come solista e a maggio 2011 esce Unplugged, un doppio cd che contiene i successi della sua carriera, registrato dal vivo in studio. E’ la prima volta che vengono racchiusi in una raccolta brani delle Orme e alcuni tratti dagli album solisti, riarrangiati in chiave semi-acustica.
Nella pietra e nel vento, il suo primo disco di canzoni inedite scritto dopo l‘uscita dalle Orme, esce a gennaio 2012 e si inserisce nella tradizione della sua tipica vena melodica di cantautore prog. A febbraio accompagna a San Remo Adriano Celentano che lo ha chiamato, come precedentemente avevano fatto anche i Pooh, a suonare per lui il Sitar.
Trovati nuovi stimoli, nuove sensazioni e soprattutto una rifiorita vena artistica, nel corso del 2012 compone anche un concept album inedito dal titolo L’Angelo Rinchiuso, scritto in occasione del 40° anniversario dell’album più famoso delle Orme divenuto un capolavoro della storia del prog italiano Felona Sorona del 1973. Questo suo ultimo lavoro, una suite prog è uscito in tutti i negozi il 10 settembre 2013.
Un mese dopo esce la sua prima biografia ufficiale dal titolo “Le mie verità nascoste”, Edizioni Arcana, in tutte le librerie dal 9 ottobre 2013.
Attualmente impegnato nei concerti celebrativi della sua carriera, con tanti indimenticabili successi e ospiti, non ha trascurato la scrittura. E’ infatti ultimata quella del nuovo disco che si appresta ad essere realizzato e pubblicato nel 2017.