Il Cantautore Angelo Bettati presenta il disco Bidèl - Intervista
1) Come ti sei avvicinato alla Musica? Avvicinarsi alla Musica penso sia un fatto empatico in quanto ogni persona è attratta dal bel suono.E’ una cosa innata in ciascun essere vivente ..Nel mio caso specifico ho iniziato da bambino a 5 anni a suonare a scuola per gioco la tastiera e una chitarra di plastica rossa, come facevano anche i miei compagni di classe che si divertivano col flauto dolce. Poi, grazie alla mia famiglia, ho iniziato il conservatorio da privatista che mi ha consentito di arrivare ad oggi a comporre canzoni. Certo, il cammino è lungo, non mancano gli scoramenti quando non riesci a suonare bene gli esercizi proposti per migliorare la tecnica …Il canto e lo studio degli strumenti richiedono molto tempo, sacrificio, costanza e dedizione ma alla fine ti ripagano accrescendo la tua gioia interiore. 2) Come definiresti il tuo progetto? L’ uscita di un Album è frutto di tanti sacrifici ma sono orgoglioso di poter presentare una raccolta di brani che parlano del più nobile dei sentimenti: l’ Amore, con la A maiuscola, quel sentimento capace di farti fare scelte drastiche, impensabili e che ti porta a toccare il cielo quando lo conosci. 3) Da pochissimo è uscito il tuo nuovo disco, come sta andando? Essendo passati pochi giorni dall’ uscita, è ancora presto per tirare le somme …Comunque sono contento che ora sia disponibile a Tutti per l’ ascolto, la riflessione e il trasporto emotivo… 4) Raccontaci com'è nato e di che cosa parla. L’ album è una raccolta di 12 canzoni, ciascuna delle quale raccoglie e parla dei diversi aspetti dell’ Amore. Ogni canzone trae spunto da episodi legati alla mia vita, oppure parla di sogni che ho fatto e di esperienze reali che mi hanno visto spettatore. Ho composto il testo e la musica dando a ciascun brano un’ impronta molto personale e vissuta.Ma per avere la completezza musicale e quindi rivestire ciascuna canzone di una veste appropriata mi sono avvalso degli arrangiamenti ideati e proposti dal mio Amico e fonico dello studio di registrazione “PopLife Studio” di Milano Paolo Di Lello a cui va per sempre il mio più sincero Grazie per avermi dato fiducia negli anni passati, per aver creduto in me e corretto molti miei difetti in campo musicale.Diverse canzoni presentano poi una ricorrente voce femminile che è quella della cantante Vanja Colombo, a cui plaudo in quanto ha conferito ai pezzi quel tocco aggiuntivo che mancava.Vorrei poi citare il chitarrista Maurizio Albini che ha saputo migliorare le canzoni dell’ album che eseguivo in acustico con arrangiamenti e trucchetti del mestiere che mi hanno reso ancor di più orgoglioso e felice di suonarle; un grosso Grazie anche a Lui !! 5) Avevi pensato anche a un tour? Da principio l’ importante era arrivare a formare l’ album con l’ inserimento di pezzi a tema.Ora che ciò è avvenuto si può pensare al Tour: un passo alla volta ma con sempre davanti e chiaro l’ obiettivo che è quello di suonare davanti alla gente per trasmettere con la propria voce e presenza i sentimenti veritieri che albergano dentro.