Intervista ai Deschema
1) Ciao e benvenuti! Raccontateci la vostra storia, come vi siete conosciuti?Ci conosciamo fin da quando siamo molto piccoli. L'idea di mettere su un gruppo è nata un bel po' di tempo fa ed eravamo solo in tre, Max alla batteria, Giulio alla chitarra e Gianluca alla tastiera e voce. Dopo qualche anno e qualche cambio di line up abbiamo raggiunto la formazione attuale con Nicola all'altra chitarra ed Emilio, il bassista, che si è unito al gruppo per ultimo ma ben presto è diventato uno di famiglia.2) Perché l'idea di mettere su una band?Inizialmente era solo un modo per divertirsi e passare il tempo poiché eravamo dei ragazzini e a quell'età si prende tutto per gioco. Verso il 2012/2013 abbiamo iniziato a provare regolarmente e a dare un volto vero e proprio alla band. Da passatempo si è trasformato lentamente in qualcosa di più concreto. Abbiamo vinto dei contest come Sanremo Rock, abbiamo suonato a Londra e a Stoccarda. Il nome che avevamo era Ghost Space, un nome che ci ha accompagnati per diverso tempo. Solo verso la fine del 2016 abbiamo cambiato nome in Deschema perché volevamo un'identità più seria e definita. Abbiamo capito che la band adesso è una cosa seria, frutto di un lavoro che è stato portato avanti negli anni. Rimane come sempre l'energia, che abbiamo fin dall'inizio e che non è mai scomparsa, unita ad una maggiore consapevolezza. 3) Nel Febbraio 2017 esce il primo EP dei Deschema. Raccontateci com'è nato.Avevamo scritto molto materiale per tutto il 2016 e volevamo estrarre il meglio per poi concretizzarlo nel disco. In estate sono iniziate le registrazioni che si sono protratte fino a Natale. C'era sempre qualcosa che non ci convinceva, qualcos'altro che poteva essere migliorato; insomma, per farla breve, siamo quasi impazziti. Nel frattempo abbiamo anche cambiato nome e questo è stato un fatto molto positivo perché ci ha dato la spinta finale per chiudere il lavoro. Sentivamo di aver fatto le cose nel modo giusto e non ci siamo arresi. Il disco è il riassunto dell'ultimo periodo, di un percorso di evoluzione fatto negli ultimi mesi. Abbiamo voluto caratterizzare ogni pezzo al meglio sfruttando le idee che venivano fuori da tutta la musica che amiamo ascoltare. Nei testi raccontiamo di esperienze personali e stati d'animo. L'EP si chiama semplicemente Deschema perché ogni altro titolo sarebbe stato superfluo. Questo disco è un “biglietto da visita” che ci deve rappresentare. Esso per noi è il punto di partenza reale ma, probabilmente, funge anche da ponte di passaggio tra quello che eravamo all'inizio, quello che siamo adesso e quello che saremo in futuro. Sembianze, ad esempio, è un pezzo scritto in passato che è stato riarrangiato completamente passando da una veste molto rock ad una più elettronica. Abbiamo lasciato molte porte aperte per lavori futuri quindi nell'EP convivono l'energia rock che abbiamo da sempre e la volontà di sperimentare con l'elettronica e altri generi.4) Il vostro live si discosta tanto da come suonano i pezzi su disco?Abbiamo impiegato diversi mesi per raggiungere un risultato che ci desse soddisfazione. In studio avevamo fatto un notevole lavoro di produzione quindi il pensiero di non riuscire ad avere una resa buona dal vivo ci spaventava molto. Inoltre, giusto per complicarci ancora di più la vita, volevamo suonare quasi tutto live, senza affidarsi per forza alle basi. Sul palco, infatti, abbiamo tre tastiere, un campionatore ed altre diavolerie elettroniche con cui possiamo o suonare le varie parti live o, comunque sia, mandare loop attraverso dei pad. Questo ci permette, ad esempio, di allungare o variare la struttura di un pezzo. Il batterista usa il click ovviamente ma non dipendiamo dal computer, c'è sempre la possibilità dell'errore umano. Questa è la soluzione che abbiamo trovato per portare in giro un live del genere con molte parti elettroniche senza però trasformarci in un karaoke. A prescindere dal tipo di arrangiamento, non bisogna mai compromettere la bellezza dell'esperienza dal vivo. Possiamo solo dire che è stata veramente una sfida che crediamo di aver vinto. La resa è fedele a quello che sentite sul disco e questo era nel nostro interesse.Ovviamente ci piace inserire anche parti nuove durante i concerti in modo da creare uno show ed avere l'elemento sorpresa. Se dovessimo solamente riprodurre il disco, il live non avrebbe senso. Tu puoi ascoltarci comodamente da casa tua ma il concerto è un'altra storia.5) Dove possiamo sentirvi live?26 Agosto Festa Contadina Fabro Scalo1 Settembre OkotoberFest Siena30 Settembre TBA.Probabilmente ci saranno altre date che verranno confermate quindi vi invitiamo a seguire la nostra pagina Facebook e il profilo Instagram.6) Progetti futuri?Abbiamo già iniziato a pensare al prossimo disco, non possiamo fermarci adesso. Inoltre puntiamo a fare un po' di date anche in autunno in modo da dare continuità al progetto. Un gruppo emergente come noi, se scompare per troppi mesi dalla circolazione, è già spacciato e deve ricominciare tutto da capo. É bene darsi una mossa.