Non chiamatemi Cantautore! Intervista a Max Casoli dei CANEBIANCO in occasione dell'uscita del nuovo Singolo “Liberato”

Non chiamatemi Cantautore! Intervista a Max Casoli dei CANEBIANCO in occasione dell'uscita del nuovo Singolo “Liberato”

Il 3 Dicembre 2020, sotto il nome di CANEBIANCO, esce il videoclip di un nuovo brano dal titolo LIBERATO.Abbiamo fatto quattro chiacchiere con il leader della band, Max Casoli.Ecco la nostra intervista:- Come ti sei avvicinato alla Musica? Mi ci ha fatto avvicinare mio padre iscrivendomi ad una scuola di musica nella metà degli anni 70. Il resto è stato un morboso amore a prima vista quando udì suonare Child in time dei Deep Purple e la provai un infinità di volte con il mio organo dell'epoca.  - Ti piace essere definito un Cantautore? Ti senti così?Sinceramente mi sento a disagio quando penso che questo termine è stato clonato per personaggi come De André, Gaber e Rino Gaetano. Ma il mio pensiero va ad un personaggio che ha superato ogni barriera del suono e della poesia, e quando si parla di cantautorato il mio pensiero va a Demetrio Stratos. In quell'area artistica la definizione di cantautore diventa una zona inviolabile dove appropriarsi di quel titolo suona come una bestemmia. Mi sento più uno sciamano dei poveri, un autore che cerca la sua strada tramite il suono e le circostanze che incontra lungo il cammino della vita.  - Da pochissimo è uscito il tuo nuovo singolo, come sta andando?Meglio di ogni previsione. In venti giorni senza alcuna promozione il video ha avuto 7000 visite e sono stati realizzati servizi in tv e interviste in radio e giornali. C'è da dire che abbiamo iniziato il lavoro con l'ufficio stampa con il quale collaboriamo (LFD) due settimane dopo l'uscita del singolo, e per questo siamo stati anche criticati ironicamente da Michele Maraglino di LFD. Ma questa è la prova tangibile di come siano andate le cose, dove tutto è nato per caso in un periodo dove dovevo sospendere la mia attività musicale per dedicarmi al programma di musica indipendente come autore di White Dog in Rossini TV Pesaro. È arrivata la pandemia, il programma si è fermato ed ho iniziato a comporre. Il resto è storia di questi giorni.  - Raccontaci com'è nato e di che cosa parla.Il singolo è nato il giorno 25 aprile 2020, e non si poteva dare un altro titolo al brano. Ero chiuso in casa come tutti e avevo iniziato già dal mattino ad ascoltare musica sul balcone. Era una splendida giornata e avevo a portata di mano una buona bottiglia di sangiovese. Verso il primo pomeriggio dopo aver ascoltato tutta la musica folk rock italiana possibile ho sentito la necessità di prendere in mano la chitarra. Dopo un paio d'ore il brano era terminato. Girai un clip artigianale con il telefonino mentre cantavo e suonavo la chitarra. Il clip ebbe un ottimo risultato di consensi. Ricordo che il collega amico Andrea Rossi degli Esperia mi telefonò dicendomi di registrare immediatamente il brano perché lui lo condivise e il video iniziò a girare rapidamente tra le sue amicizie. Forse devo proprio a lui il fatto che abbiamo iniziato a rimetterci in gioco.   - Avevi pensato anche a un tour?Sinceramente no. Ma ora abbiamo già messo in moto la macchina. A marzo entreremo in sala prove per organizzare il repertorio di brani inediti. Il resto dipenderà solo dal management e soprattutto dalle occasioni di tornare a suonare dal vivo. Canebianco c'è!!  GUARDA IL VIDEO DI LIBERATOhttps://youtu.be/pN5U5VyVuNMASCOLTA LIBERATOhttps://bit.ly/3mPR92e BIOGRAFIAErano gli inizi degli anni 90 e LA CANTINA in gergo musicale è il luogo dove nascono e sperimentano giovani musicisti e iniziano il loro percorso musicale. Per i fondatori del progetto CANEBIANCO è il luogo dove alla fine degli anni '80 nelle Marche, a pochi chilometri da Urbino è iniziata una storia legata alla produzione di vino e alla nascita di una grande amicizia sfociata poi in un lungo percorso musicale. E' stata la naturale conseguenza di un periodo passato a produrre Sangiovese dove tra fumi dell'alcool e discussioni appassionate nascevano i primi brani. Era il 1990 quando con la collaborazione di Paul Chain in veste di produttore, Max Casoli, Daniele Fertili e Massimo Guerra danno vita ai Drunkers insieme a Simone Cossignani e Ramon Fabbrizioli, una formazione classic rock ma fortemente condizionata da sonorità hard rock psichedeliche. In quel periodo registrano un cd (Il tempio del sole) con Day Records di Paul Chain e l'etichetta Freakout (distribuzione Flyng Records). Il disco vende e riscuote molti giudizi positivi nelle recensioni di riviste importanti come Rumore e Rockerilla tanto è vero che la band finisce negli Studi di RAI STEREO 2 con Pierluigi Diaco, all'epoca conduttore di un programma pomeridiano di musica rock italiana. Dopo una serie di live in giro per l'Italia il progetto grazie all'ingresso di Lux Casagrande (batterista di Paul Chain) e della vocalist Alessandra Giuliani inizia ad evolversi verso sonorità più vicine alla world music. La passione dell'autore dei brani Max verso la cultura dei nativi americani dà inizio a una nuova avventura chiamata InCerimonia, e la musica diventa colonna sonora di un impegno civile e sociale rivolto alle problematiche di quella cultura primordiale vittima del disastroso sistema occidentale. Gli InCerimonia sperimentano nuovi orizzonti e suonano in luoghi poco esplorati dalla musica rock come convegni e festival culturali, e iniziano a collaborare con nativi americani come Lance Henson, scrittore poeta Cheyenne e associazioni pro native americane dove insieme abbracciano la causa di Leonard Peltier, attivista Lakota in carcere dal 1973 per motivi politici. Dopo aver vinto concorsi musicali e spalleggiato band come Skiantos e Bandabardò il progetto muta ancora e si trasforma in CANEBIANCO, e la musica assume sembianze folk. Grazie alla collaborazione con Enrico Capuano (cantautore romano) nel 2006, registrano "Compagni di Viaggio" (Blond Records), 5 tracce che nel 2013 preparano la strada a "INTIGNATO" con la CPSR di Milano. 11 tracce registrate nello studio della band da Daniele Fertili e masterizzate da Filippo Litti nell'inverno 2012/2013. Il titolo del CD prende spunto da una malattia che colpisce i cani grazie alla Tignola, un parassita che si ciba del tessuto epidermico dell'animale fino renderlo pazzo e aggressivo. Ovviamente il dualismo riguarda da vicino la situazione umana attuale, dove il parassita è la burocrazia e il sistema economico occidentale complice di una politica condizionata dai poteri forti che rendono l'animale uomo vittima inconsapevole di se stesso. CONTATTIhttps://canebianco.webnode.it/ https://www.facebook.com/Canebianco.max https://www.facebook.com/CANEBIANCO Instagram Max_Canebianco

Profile picture for user michele maraglino

Collaboratore
Tipologia comunicato: 
Disco