Pierpaolo Capovilla all'Afterlife - Intervista
OBTORTO COLLO, è il titolo del primo album solista di Pierpaolo Capovilla. Un disco scuro e romantico come non se ne ascoltavano da decenni in Italia
Intime, dolci e dolorose, sono storie d’amore e di sconfitta, come è nello stile di Capovilla. Ma come sappiamo, cantare l’amore per Pierpaolo Capovilla non è che un espediente letterario.
La cifra narrativa dell’album è infatti costituita dalle contraddizioni della società italiana: lo smarrimento culturale, la disgregazione sociale, l’incomunicabilità relazionale, e quel sentimento che c’è in ognuno di noi, quando pensiamo a cosa sia diventato il paese in questi ultimi anni del decorso storico, e per il quale ci sembra non ci sia più niente da fare.
Volutamente lontanissimo dal suono de Il Teatro degli Orrori, il nuovo album di Capovilla sembra uscire da un romanzo francese del novecento. Infatti OBTORTO COLLO è più vicino alla canzone francese, che alla tradizione cantautorale italiana, più vicino a Jaques Brel per intenderci.
Ma la forza di queste undici nuove canzoni è tutta nell’intrico di privato, privatissimo, e pubblico, politico, a sottolineare ancora una volta che ogni storia personale, ogni vicenda biografica, avviene all’interno della comunità in cui viviamo. Che la società, che domina e dirige le nostre esistenze, è il luogo della sconfitta dei valori e degli ideali, ma proprio per questo è anche quello del riscatto e dell’emancipazione.
Ascolta qui l'intervista
http://www.radiophonica.com/podcast/8786