RAFT - Fuoricorso (Recensione)

RAFT - Fuoricorso (Recensione)

RAFT (Run Away From Treblinka) - Fuoricorso
(Autoproduzione)
Dall’unione tra il rap più “classico”, il funk, la musica elettronica e la voglia di creare musica all’infuori di ogni convenzione di genere è nato Fuoricorso, il nuovo e primo disco ufficiale dei RAFT (Run Away From Treblinka), giovane band che spicca nel panorama italiano per la propria grinta ed originalità.
Un disco autoprodotto, sperimentale, che spazia fra le più diverse sonorità, tipi di arrangiamento e di tecnica (vocale soprattutto), che hanno l’obiettivo di comporre un disco moderno, leggero, eterogeneo ma con un filo conduttore comune, quello della ricerca accurata del suono giusto e dell’incastro perfetto.
Un processo conclusosi con un’opera composta da 11 brani che immergono a pieno l’ascoltatore a suon di bassi martellanti, giri di chitarra funk, pezzi dance rock, ballate indie e “rappate” ricche di espressività.
Attraverso i brani che lo compongono ci si può trovar catapultati in atmosfere cariche di energia oppure in stacchi strumentali pacifici e, in alcuni casi, quasi poetici.

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