Intervista alla Cantautrice Alexanderplatz in occasione dell'uscita di "Crimini d'Autore"

Intervista alla Cantautrice Alexanderplatz in occasione dell'uscita di "Crimini d'Autore"

Alexanderplatz inizia a battere il ritmo sin dai primi battiti del cuore. Cantautrice, chitarrista e producer italiana, nata nel 1987, firma il suo primo contratto discografico a 18 anni. La sua carriera musicale conta, attualmente, tre dischi all’attivo ed un nuovo disco e progetto “Crimini d’autore”, uscito il 6 Settembre 2019.Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lei per conoscerla meglio.Cosa vuoi comunicare con il tuo disco “Crimini d'Autore”? Voglio raccontare storie di cui si parla poco o niente e che sono tutt'altro che facili, ma anzi che sono controverse e mettono in luce argomenti particolari e attuali come il femminicidio, lo stalking, gli errori giudiziari e altre tematiche complesse. Come mai questo titolo? Perché parla di criminali che hanno commesso, appunto, dei crimini e ogni canzone l'ho chiamata come il suo protagonista, infatti si raccontano o in prima persona o in terza e sono sempre loro a raccontare; io, in questo caso, sono solo la voce di chi non ha voce. Non giudico né condanno, ma non assolvo neanche, sono una story teller e al tempo stesso una spettatrice. A quali artisti ti ispiri quando componi la tua musica? Ci sono artisti a cui sono da sempre molto legata come i classici Fleetwood Mac, Joan Baez, Joni Mitchell, i più elettronici Portishead e Nine Inch Nails, e gli italiani Baustelle che adoro, ma devo dire che per questo disco ho lavorato in maniera molto solitaria partendo solo dalle storie (reali e che ho poi romanzato un po') o da alcuni film al massimo. Ti autoproduci o hai un'etichetta alle spalle? Ho la mia etichetta "Through the looking glass" e mi autoproduco. Credo molto nell'autoproduzione e nelle etichette indipendenti. Com'è la vita della cantautrice nel 2019? Non facile, ma credo che se si fa musica con il cuore ed è di qualità e se ci si apre a nuovi progetti che stanno anche un po' fuori dalla nostra comfort zone, alla fine viene apprezzato da chi sa ascoltare. Bisogna essere autentici in tutto ciò che si fa. Non servono sovrastrutture o mega produzioni musicali, basta raccontare la tua verità. Si può vivere di Musica secondo te? Si, anche se non è facile, come ho gia detto. Ci si può creare un giro di locali ed eventi in cui suonare e possono nascere collaborazioni interessanti. L'importante è essere aperti a tutto e avere anche un bel supporto da parte degli ascoltatori, ovviamente, non guasta di certo! Sarai presto in tour? Si, il 22 settembre al Pentatonic di Roma, il 29 a Perugia alla biblioteca San Matteo degli Armeni ed il 27 ottobre al Palazzo Caetani di Fondi (LT). Le altre date tra ottobre e novembre sono in via di definizione.  

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Tipologia comunicato: 
Disco