[INTERVISTA] Teresa Plantamura ci parla del suo primo album "L'Arca dell'Angelo" (La Clinica Dischi 2017)

[INTERVISTA] Teresa Plantamura ci parla del suo primo album "L'Arca dell'Angelo" (La Clinica Dischi 2017)

1) Ciao Teresa! Il tuo progetto artistico prende il tuo nome e cognome: Teresa Plantamura. Parlaci un po di te.  Ciao!Si, è un cognome e nome talmente lungo che le cose sono due: o ti impegni a ricordarlo perché il progetto artistico ti piace o immediatamente lo cancelli (troppo faticoso)! Potevo optare per TP ma la concorrenza è troppo superiore paragonata a LP, perciò ho accettato la sorte del mio vero nome!Sono nata a Massa, città in cui vivo ma i miei genitori sono entrambi pugliesi, perciò in me, rimangono evidenti le origini del sud. Sono cresciuta in un ambiente dove l’ascolto e la passione per la musica è sempre stata presente. Mio padre, era un amante della batteria nonostante non fosse un batterista, anzi spesso quando si accingeva al suo rullante e proponeva una sorta di Bolero, l’impressione era più di un barile che rotolava a grande velocità su una strada in discesa, ma la Sua soddisfazione era immensa e alla fine anche la mia. Direi che ho capito che spesso, partendo da un motivo musicale la sua trasformazione può essere notevole! Così anche oggi nei miei brani, cerco di sperimentare, inventare e divertirmi, sia con i suoni che con le parole. 2) Parlaci di questo tuo primo album “L'Arca dell'Angelo”. Soddisfazione personale immensa. Ho racchiuso dentro questo album, una grande parte di me, di ciò che sono, di ciò che penso. Ho toccato tematiche che sempre mi hanno fatto riflettere, la libertà, la voglia di esprimersi svincolata da pregiudizi. Ambire alla sostanza più che all’apparenza, il tutto mescolando ritmi che possano incuriosire l’utente.3) Tu sei Toscana ma ami la Puglia vero? Com'è nato questo amore? Come dicevo prima, i mie genitori sono pugliesi e gran parte della mia infanzia l’ho passata tra i Trulli, le Murge, la splendida campagna della Valle d’Itria e le favolose feste patronali, con le loro bande musicali che si esibivano e si esibiscono ancora, in quelle casse armoniche che sempre hanno incantato i miei occhi e deliziato le miei orecchie!4) Vai mai a suonare al Sud? Cosa ne pensi dell'atmosfera del meridione: è diverso dal Nord? Sicuramente tra i miei progetti c’è il Sud! Mi piacerebbe tantissimo. L’atmosfera ha chiaramente aspetti diversi e rispetto al Nord c’è anche da stare più attenti a un problema che caratterizza il meridione: il cibo!!! Se dovessi cantare dopo cena, dovrei assolutamente ricordarmi di evitare qualsiasi tavola imbandita, per non rischiare le gioie di gola e il sovraccarico di pietanze!5) Il disco è uscito con i ragazzi de La Clinica Dischi, com'è nata questa collaborazione?La collaborazione con i ragazzi è nata nel 2014, direi che la Clinica Dischi l’ho vista nascere. Il mio video “Tra umidità tra umanità” è stato il primo singolo pubblicato da questa etichetta discografica. Ci sono delle strane coincidenze nella vita che fanno sì che le cose accadano. Con i ragazzi mi incontravo nelle sale prova di Spezia, dove immancabilmente ti conosci, ti confronti, hai uno scambio di idee. Quello che ci ha uniti è stata la grande voglia di poter trasformare una passione in un qualcosa di più serio. E così è stato.   6) Quanti dischi vorrai fare nella tua carriera? Certamente non mi fermerò al primo, però in realtà non mi pongo un numero specifico ma tento di puntare alla qualità. 7) E concerti ne fai? Quali sono i prossimi? Certo, cominceranno una serie di live che mi porteranno un po’ in giro, comunicherò le date a breve. Per il momento, con piacere, Vi posso dire che il 09 Giugno a Pisa per il Festival Metarock, salirò sul palco nella bellissima Piazza dei Cavalieri, e saranno due i concerti, il mio e la cantautrice Levante. Una serata tutta al femminile!8) E più in generale, cosa ti aspetta in futuro? Una produzione artistica richiede molti sacrifici e molto lavoro, mi aspetto sicuramente delle situazioni nuove ma non necessariamente grandi eventi. Mi piace poter pensare che il mio proseguo sia positivo e fantasioso e continui questo cammino musicale con giusto ritmo!Grazie per l’intervista e un saluto ai lettori. Ciao 

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Collaboratore
Tipologia comunicato: 
Disco