REBIS: NAUFRAGATA NEL DESERTO è il singolo estratto dal loro album
Dalla capitale tunisina alle coste liguri, passando, bene inteso, per il Mashreq arabo, senza trascurare i Balcani e il pop occidentale più raffinato. È questa la geografia musicale dei Rebis! In "Naufragata nel deserto", come in tutto il disco, le lingue s’intrecciano in un alternarsi d’italiano, arabo classico e francese, per una musica alla ricerca di possibili “ponti emotivi” tra i popoli del Mediterraneo. Coabitano due momenti apparentemente contrapposti. Il brano inizia con un andare giocoso e spensierato, è come sospeso nel tempo e nello spazio, è un'invocazione all'aria, alle nuvole, alle rondini, è un richiamo al viaggio, al suono delle parole, forse all'infanzia. Segue un momento più intenso e drammatico, cantato in arabo classico e nato su una montagna di sabbia del deserto algerino. Qui si invoca invece ad un amore capace di annientare l'esistenza così come di generare una rinascita profonda e totale. Canta Alessandra Ravizza alla fine della canzone "ma nelle onde del deserto, non si può annegare, forse perdersi o meglio cambiare strada."