Afghanistan: uccisi due militari italiani, altri due feriti
I quattro militari facevano parte della missione Isaf. Sale a 24 il numero dei soldati italiani morti dall'inizio del 2004.
Afghanistan 1 - Due soldati italiani sono stati uccisi e altri due, un uomo e una donna, sono rimasti gravemente feriti in seguito a un attacco subito nel nordest dell'Afghanistan. Le vittime sono il sergente Massimiliano Ramadù, 33 anni, di Velletri e il caporalmaggiore Luigi Pascazio, 25 anni, della provincia di Bari. I feriti sono Gianfranco Scirè, 28 anni, proveniente da un paesino vicino Palermo e Cristina Buonacucina, originaria di Foligno. I soldati feriti non sono, però, in pericolo di vita: l'esplosione dell'ordigno ha causato loro ferite gravi, prevalentemente alle gambe. I soldati, tutti appartenenti al 32esimo reggimento genieri della brigata taurinense, si trovavano a bordo di un veicolo blindato Lince posizionato nel nucleo di testa di una colonna composta da decine di automezzi di diverse nazionalità, partita da Herat e diretta a Bala Murghab, verso nord. La presenza di militari di diverse nazionalità ha indotto il ministero della Difesa a diffondere una nota di precisazione per sottolineare che non si è trattato di un attacco specifico all'Italia. Con i due militari uccisi oggi sale a 24 il numero dei militari italiani morti in Afghanistan dall'inizio della missione, nel 2004. Il veicolo è stato colpito da un ordigno rudimentale (ied) usato spesso per attacchi contro le forze internazionali Isaf.
Afghanistan 2 - Immediate le reazioni del mondo politico dopo la morte dei soldati italiani. Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha espresso il cordoglio per i soldati uccisi e l'augurio per coloro che sono rimasti feriti, sottolineando, però, la fondamentale importanza della missione in Afghanistan “per la stabilità e la pacificazione di un'area strategica”. “La missione italiana in Afghanistan continuerà. È una missione di pace, per la nostra sicurezza e quella del popolo afghano", ha commentato il ministro degli Esteri, Franco Frattini. Secondo il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli “bisogna verificare se questi sacrifici servono a qualcosa”. Parole di cordoglio sono state espresse anche dal Presidente della Camera, Gianfranco Fini: “Lo scacchiere internazionale continua a provocare lutti e tragedie”, è stato il suo amaro commento. Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro ha chiesto di "ridiscutere" la presenza italiana, mentre secondo il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, sarebbe utile che in Parlamento si discuta "sull'evoluzione della missione". Il mondo politico si unisce compatto al cordoglio, ma si divide sulle analisi. Non è una novità, così come la morte di militari italiani.