Berlusconi's show.

Berlusconi's show.

"Fini e Casini? Beh, sono nuovi come Cip e Ciop. Anzi tutti insieme nel Terzo polo sono Grazia, Graziella e grazie al c...". Quando si dice un’uscita di scena ad effetto. Così, Berlusconi lascia il vertice europeo di Bruxelles sull’economia. Tanto per confermare la serietà del nostro Paese a livello comunitario. Ancora eccitato, termine non buttato lì a caso, conoscendo il soggetto, per i risultati della fiducia, si lascia andare a battute, barzellette e scurrilità nel suo tipico stile al ricevimento dei giovani del Ppe. L’erba cattiva non muore mai, insomma. La scarna fiducia di cui gode, però, gli permette ancora, e anzi forse di più, la spavalderia che lo ha sempre contraddistinto e che forse è anche la causa del suo ruolo all'interno della politica italiana. I giovani lo acclamano iniziando con il suo personalissimo inno "Meno male che Silvio c'è", roba degna delle migliori Curve Nord. A questo punto, il Presidente del Consiglio non può non confermare la sua simpatia di fronte a cotanta giovinezza. Poi, si sa, ha sempre avuto un buon rapporto con i ragazzi. E con le ragazze.
"Non bisogna mai perdere l'ironia che è un tonificante per andare avanti". Questa è la giustificazione alle frasi completamente fuori luogo che riescono ad essere partorite dal suo cervello. Strategie di marketing, probabilmente. Che fosse un grande imprenditore è cosa nota, ma ultimamente la compravendita sta diventando la sua attività principale.
Il risultato di tutto ciò sono applausi. Come in uno show comico in stile prima serata di un canale americano, il sottofondo sono risate e battiti di mani campionate. Tristi e meccaniche, ecco le menti delle nuove generazioni.

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Politica Nazionale