Cresce la mobilità internazionale in Italia

Cresce la mobilità internazionale in Italia

Sono positivi gli ultimi dati sulla mobilità internazionale degli atenei italiani sia per quanto riguarda i flussi in entrata che per quelli in uscita. I dati diffusi dal CNVSU nel suo X rapporto sullo stato del sistema universitario che riguardano l'anno accademico 2007/08 mostrano un tasso di partecipazione medio dell'1.3% del totale degli studenti, dato ancora lontano dal 10% auspicato con riferimento al progetto Socrates II ma soddisfacente se confrontato con la media europea che si attesta a 0.76%.
Segnali incoraggianti giungono dai numeri relativi ai dottorandi che hanno visto un raddoppio delle unità in entrata e un +38.9% in uscita.
La mobilità si sviluppa in modo prevalente negli stati dell'Unione Europea, grazie soprattutto all'apporto del progetto Erasmus che riunisce il 93.9% del totale delle borse erogate. La Spagna risulta il paese più richiesto dagli studenti italiani ma allo stesso tempo costituisce il principale bacino di provenienza davanti a Francia e Germania. In elevato aumento la presenza di polacchi (6.1% del totale).
Le destinazioni italiane più richieste sono i centri universitari del centro che nel corso degli ultimi 10 anni hanno mantenuto un livello di attrattività costante.
In una realtà internazionale profondamente integrata, in cui il confronto con altri metodi di lavoro e la padronanza di una o più lingue straniere hanno assunto un ruolo cruciale, un'esperienza accademica o lavorativa in un paese straniero appare estremamente importante. Gli studenti italiani sembrano averlo capito.

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