De Correspondent – I lettori sono "members" - IJF14
Nell'edizione 2014 del Festival del Giornalismo, salvato dal crowdfunding, c'è un panel dedicato ad un fenomeno olandese che ha fatto notizia nel mondo.
Due giovani giornalisti, Ernst- Jan Pfauth e Rob Wijnberg, si trovavano nella redazione del principale quotidiano olandese e si occupavano dei contenuti da mettere sul web. La redazione era di giovani giornalisti emergenti, capaci ed entusiasti di lavorare alla sezione Web. Ma cos' era quella redazione web? I due giovani giornalisti spiegano che era un'anticamera per passare alla sezione cartacea e che, come tutti i quotidiani del mondo, manteneva l' "eredità" del giornale cartaceo, cioè semplicemente aveva la stessa linea editoriale della sezione cartacea , trasmettendo semplicemente i contenuti online. Niente di diverso da ciò che possiamo esaminare in quasi tutti i giornali del mondo.
Ma i due giovani non volevano solo news, ma anche "new", novità. E provano a cambiare la loro redazione dall'interno. Ma non ci riescono. Questo perchè, spiegano, che si occupa di notizie non è realmente interessato alle notizie in sè, bensì al profitto. E nell'economia di un giornale, si preferisce la sicurezza della trasmissione del cartaceo online piuttosto che avere una sezione online del tutto nuova.
Dopo poco tempo la loro idea viene stroncata dalla redazione, addirittura sono licenziati, ma non si perdono d'animo. "Don't wait for innovation to happen" è uno dei loro aforismi presentati a fine panel. E si mettono all'opera. Partono dal progetto, chiaro e da spiegare facilmente, grazie anche a persone scelte proprio per questo compito. Non saranno notizie brevi, non saranno notizie fisse, ma una discussione dinamica, dove i giornalisti sono "conversation leaders" e tutti quelli che leggono, meravigliosamente chiamati "members", sono "experts" che possono dare il loro contributo alla discussione stessa.
Si prepara il progetto e una piattaforma, curata personalmente, per raccogliere fondi, crowdfunding per l'appunto. Il progetto necessitava di 900 mila euro, ma in 30 giorni se ne raccolgono 1.7 milioni.
Nemmeno i due giornalisti se lo aspettavano, visto che era tutto in fieri e avevano solo detto "fidatevi di noi" presentando il progetto.
I lettori si sono fidati. E per rispondere degnamente a questa fiducia, hanno aumentato il loro personale. Hanno dovuto leggere 1800 curricula, segno per loro che c'è una grande crisi lavorativa per i giornalisti. Ne hanno preso 17, alcuni freelance e li hanno organizzati in sezioni. Ogni giornalista ha una sorta di blog dove scrive e può scegliere quali notizie dare, non dovendo dunque seguire le "tendenze". Il lettore, l'esperto, può decidere di seguire tutti o soltanto il giornalista che si occupa della materia a cui è interessato. Paga il suo abbonamento ma può condividere liberamente, invogliando quindi la sua community a tornare sul giornale. Questa è l'unica scelta di marketing del giornale. Costo 0.
Altra idea fondamentale del nuovo giornale, avere dei designer come leader e nel cda. La nuova organizzazione,anche grafica, è fondamentale per invogliare il lettore. Piccole cose rendono gli articoli sì snelli, ma anche con i giusti approfondimenti. Si perdono i vari link, ma semplicemente si risolve con una sorta di menù a tendina che il lettore può aprire o meno, può approfondire se vuole, ma non è obbligato.
De Corrispondent non può certo competere con i quotidiani che pubblicano ogni giorno, ma puntano sulla qualità, garantita anche da fotografi che lavorano non su un tema, ma sulla notizia specifica, ma anche dagli stessi lettori, che possono contribuire con le loro richieste, esigenze, ma soprattutto con la loro esperienza.
Se questa è la nuova via del giornalismo ancora non si sa, visto che è un'esperienza partita solo da un anno, ma in 7 mesi la crescita è stata del 74% di members. I giornali non devono cambiare contenuti per attirare più lettori, ma forse invogliare i lettori a migliorare i contenuti a ad attirare l'attenzione del giornale.