Disarticolare la proprietà? Beni comuni e le possibilità del diritto
Si svolgerà presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Perugia il prossimo 8 ottobre l'incontro su: Disarticolare la proprietà? Beni comuni e le possibilità del diritto, che vedrà la partecipazione quali relatori di Stefano Rodotà, Antonio Negri e Duncan Kennedy, oltre a Cesare Salvi, Adalgiso Amendola e Alessandro Somma. Per realizzare un bilancio della ricerca “Lo statuto giuridico dei beni comuni: dal bene acqua alla conoscenza”, l'evento sarà coordinato da Maria Rosaria Marella e realizzato con il contributo della Fondazione Cassa Risparmio Perugia. Radiophonica.com, il media universitario dell'Umbria, seguirà il dibattito e trasmetterà in diretta streaming l'incontro di approfondimento. Il tema dei beni comuni e del loro possibile statuto giuridico è da sempre oggetto di un vivace dibattito nel quale è centrale la definizione di beni comuni come quei beni che, a prescindere dall’appartenenza pubblica o privata, si caratterizzano per un vincolo di destinazione, essendo funzionali alla realizzazione dei diritti fondamentali di tutte e tutti. Sul piano politico porre i beni comuni al di là del pubblico e del privato significa pensare e aspirare alla realizzazione di forme e istituzioni di democrazia partecipata che superino le attuali politiche di privatizzazione senza però tornare alla tradizionale gestione pubblica, verticalee paternalista, delle risorse. Sul piano giuridico e istituzionale ciò vuol dire superare l’egoismo proprietario quale paradigma fondante del diritto privato, ma anche la sovranità dello stato come filtro necessario nella gestione e nel godimento delle risorse da parte della collettività. Ora, posto che la dicotomia pubblico/privato continua ad essere una struttura fondante del diritto vigente, il riconoscimento giuridico dei beni comuni può essere un momento strategico per il suo superamento. Di questo ed altro si discuterà nell'incontro che si aprirà alle ore 11 e si concluderà alle 16 nell'Aula 3 della Facoltà di Giurisprudenza, in via Pascoli.