Giornalismo e crisi finanziaria a confronto

Giornalismo e crisi finanziaria a confronto

Alessandra Galloni, “The Wall Street Journal”, Adrian Michaels, group foreigner editor Telegraph Media Group, Massimo Mucchetti, “Corriere della Sera”, e Betty Wong, global news editor Reuters, ci spiegano la crisi finanziaria dei nostri giorni, analizzandone l’effetto che i mass media hanno avuto, ed hanno ancora, sulla società civile.
Il panel dal titolo “Economia e Finanza: bad news = good news”, ha avuto luogo presso l’Hotel Brufani alle ore 16, come da programma per l’edizione del Festival del Giornalismo 2010. A fare da padrone nel dibattito è stato il ruolo del giornalismo come cassa di risonanza dei fatti e degli avvenimenti in generale, e della crisi finanziaria in particolare. Quasi a ricordarci come il baccano del crash economico del 2008, non previsto e neppure accennato da parte dei media, abbia esaurito la sua eco e abbia piuttosto lasciato il posto a notizie più fresche. Chiaro il riferimento da parte di Massimo Mucchetti al conflitto d’interesse tutto italiano che sempre in pochi ricordano. E dopotutto questo aspetto si collega direttamente alla questione finanziaria, agli interessi particolaristici di un determinato gruppo politico del nostro panorama. Come contraltare, la troppa libertà nella determinazione delle carriere dei giornalisti, ma anche l’enorme diffusione di notizie a volte anche fallaci e di fonte non tanto accreditata che possono trovarsi su social network e su altri canali di comunicazione istantanea. Questo aspetto è stato lungamente trattato dai panelist durante la conferenza, facendo poi sorgere la dicotomia tra chi lavora come giornalista e chi come giornalista finanziario, ed è per questo più preparato ad affrontare argomenti di tale portata.

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Collaboratore
Festival Internazionale del Giornalismo 2010