I Cavalieri di Silvio
Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Anzi, il pelo aumenta e il vizio rimane. Berlusconi è di nuovo nella fase pre elettorale del "voi mi amate, ammettetelo", ma anche del "non avete altra scelta perchè di là fanno tutti schifo". Ed ecco che fa spuntare fuori, accompagnato e sostenuto dalla Brambilla, il che è tutto dire, "i promotori della libertà". Il bene contro il male, i paladini della giustizia che faranno capo direttamente al Bene di echi platonici, o al Dio di echi cristiani (e il Pdl ci tiene a queste cose), insomma, chiamatelo come vi pare, ma in sostanza al Presidente del Consiglio. Neanche i Power Ranger e i Cavalieri dello Zodiaco messi insieme avrebbero saputo fare di meglio. E, dopo la nascita di questa nuova creatura, continua e, con i suoi poteri (perchè ovviamente anche lui ne ha), manda anatemi alla "sinistra delle chiacchiere" che punta sugli stranieri perchè crede di poterne avere i voti, alla "sinistra dei no", solito epiteto che usa attribuire all'opposizione, senza considerare che questa, in quanto tale, dovrebbe opporsi (specie se si tratta di proposte a vantaggi molto personali), e che per sua fortuna, non lo fa neanche come dovrebbe. E a tutto ciò, contrappone il "governo del fare". Appellativo che sa quasi di frase incompiuta, farebbe bene a esplicitare cosa fa.
Ovviamente, sull'inchiesta che coinvolge San Bertolaso, non dice una parola. Ma, ritorna, invece, sulle intercettazioni, che nei giorni scorsi aveva giurato di, sostanzialmente, abolire con una riforma ancor più dura. Guarda caso, giusto dopo l'ultimo scandalo scovato grazie alle stesse. Insomma, è uno strumento pericoloso, talmente tanto che definisce lo stato delle cose "barbaro". "Non c'è più libertà". E anche questa sembra una frase non conclusa. Libertà di fare cosa?