I neofascisti di Casa Pound manifestano a Roma
Alla fine la manifestazione promossa da Casa Pound è stata autorizzata. I giovani neofascisti romani hanno organizzato un sit in che si svolgerà in Piazza della Repubblica, in occasione delle elezioni dei consigli studenteschi delle università della capitale che si svolgeranno il prossimo 12 e 13 maggio. Nella città la tensione è molto alta, anche perchè nella vicina piazza Santi Apostoli manifesteranno i centri sociali di sinistra per opporsi ad una manifestazione che, secondo loro, rappresenta una nuova marcia su Roma, guidata da quelli che sono ormai considerati i fascisti nel nuovo millennio. Schierate nella città ingenti forze di polizia, pronte a fermare i possibili tafferugli tra le due fazioni politiche (come già avvenuto l'anno scorso a Piazza Navona). Stamattina, prima della manifestazione, si sono anche recati a Palazzo Chigi dove hanno depositato un carico di letame con sopra delle bandiere del PDL, per manifestare il loro totale distaccamento dal partito dell'amore. Casa Pound e tutta la destra giovanile è cresciuta molto negli ultimi anni, all' interno dei licei e delle università; sopratutto durante le manifestazioni che si sono svolte l'anno passato per opporsi alle riforme del ministro Gelmini, con forte sorpresa dell'opinione pubblica che non si aspettava una così forte partecipazione di questa giovane ala politica. Per l'avvento di questa manifestazione, la sinistra italiana, giornalisti e intellettuali si sono divisi: chi teme l'invasione delle nuove faccette nere e chi difende il diritto di esprimersi e di manifestare qualsiasi sia la sua opinione e la sua visione politica; alcuni di questi intellettuali, tra cui Margherita Huck, avevano anche firmato un manifesto per impedire questa manifestazione (che dovrebbe essere vietata per la Costituzione), ma altri, tra cui Piero Sansonetti, hanno risposto con la difesa del diritto di espressione. Di sicuro sappiamo che i neofascisti non sempre utilizzano solo le parole per esprimere le loro opinioni e si spera che anche questa manifestazione di bandiere tricolori e spirito "giovanile" non si trasformi nell'ennesima lotta armata.