I nuovi formati della notizia digitale.

I nuovi formati della notizia digitale.

Il Festival Internazionale del Giornalismo 2011 inizia per me alle 11.30 di questa mattina, con un journalism lab alla Sala Lippi. Il titolo dell'incontro è “Rivestire l'informazione:i nuovi formati della notizia digitale”, tema non nuovo per il festival ma con ospiti interessanti.
L'incontro inizia puntuale alle 11.30 e subito ai acopre che Luca Tremolada, giornalista de Il Sole 24 Ore, che avrebbe dovuto coordinare l'incontro non sarà presente, causa inderogabili impegni a Roma. A prendere il suo posto è Vittorio Pasteris, giornalista esperto di multimedia, che da bravo presentatore improvvisato dà subito la parola agli ospiti che lo circondano, in modo che si possano presentare. In ordine alfabetico abbiamo Angelo Cimarosti di Youreporter, Andrea Dambrosio di Sky.it,Carola Frediani di Effettocinque e Francesco Magnocavallo di blogo.it.
Il primo a prendere la parola è Magnocavallo che spiega come blogo.it sia nato circa sette anni fa “per volere di coloro che non volevano lavorare con testate alle spalle”. In questi anni blogo.it ha creato più di 50 blog in Italia e mlti altri nel mondo, arrivando a pubblicare oltre cinquecento notizie al giorno. Interessante anche il discorso di Cimarosti, che spiega come Youreporter (piattaforma di giornalismo partecipativo)in soli tre anni sia riuscito ad ingrandirsi in modo esponenziale; ovviamente non senza problemi, infatti nel 2009 ha dovuto cedere all'introduzione della pubblicità nel sito, sennò sarebbe fallito a causa degli enormi costi dei server per i video.
Devo dire però che l'intervento che più mi ha colpito è stato quello di Dambrosio e della Frediani, che, grazie ad una partership tra Sky.it e Effecinque, hanno creato Beautiful Lab, una serie di racconti su diversi temi supportati da immagini e video, il tutto racchiuso in non più di 5 minuti di proiezione. Un esempio? Il rapporto tra Fini e Berlusconi negli ultimi 15 anni, raccontato in un veloce video dalla grafica scorrevole e dalle parole semplici.
Ogni intervento è stato intramezzato da domande del pubblico, composto in maggioranza da giovani giornalisti (elogiati da Pasteris nel suo discorso d'apertura).
In conclusione un incontro interessante con ospiti interessanti.

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