Il Cavaliere dimezzato dà i numeri.
"Sono 150mila i telefoni intercettati in questo Paese. Considerando 50 persone a telefono, ecco spuntare fuori 7 milioni e mezzo di intercettati". Così il Presidente del Consiglio delira durante l'assemblea di Confcommercio.
Ora, che avesse dei problemi con i numeri è cosa più che nota, ma qui c'è proprio qualche errore di concetto che non può essere trascurato. Cinquanta persone a telefono? I dati di questo problema sembrano essere, così, a occhio e croce, completamente errati. Fermo restando il fatto che se una persona non commette reati, nessun giudice, comunista o meno, si sognerebbe mai di intercettarla, qui i numeri sono talmente inventati da far apparire, addirittura, verosimili le percentuali dittatoriali che Berlusconi ricorda in ogni benedetto intervento.
Ma, non fosse bastata l'idiozia di benvenuto, il Premier ne tira un'altra, che suona quasi come uno scherzo. "Così, non c'è libertà di parola", ha dichiarato.
Se il pubblico non fosse stato circuito, e a questo punto il pensiero vola alle terapie kubrickiane, sarebbe scoppiato a ridere. Invece no, applaudono. Le polemiche degli ultimi giorni contro la legge bavaglio da parte di giornalisti, magistrati, opposizione, finiani e cittadini, sarebbero, dunque, frutto di malsane idee campate in aria.
Poi, il discorso del Cavaliere spazia in altri campi, in altre manovre, in altre revisioni costituzionali. La modifica dell'art.41 e il via libera alle liberalizzazioni, la riforma della giustizia penale, della pubblica amministrazione e ultima, non per importanza, quella dei poteri del Primo ministro. Si sa, i Padri Costituenti erano ossessionati da questa idea del ritorno al regime e, di conseguenza hanno annullato i poteri dell'esecutivo. Pazzi, davvero. Come li sarà mai venuto in mente? Perchè pensare a un ritorno dittatoriale?
Questo mondo è pieno di paranoici.