Il panino e la Polverini.
Il Quirinale ha respinto gli appelli rivolti dal centrodestra e da Renata Polverini affinchè fosse lo stesso Capo di Stato a sciogliere il pasticcio delle liste elettorali che è stato fatto dal Pdl. Ma, il Presidente della Repubblica non ha il potere di correggere gli errori burocratici che vengono fatti, anche perchè altrimenti avrebbe l'ufficio pieno di cose di questo tipo. Ovviamente, il diritto costituzionale è, sempre più, un optional, quindi non ci si meraviglia di queste richieste. Napolitano non può fare altro che dire "mi dispiace" e che è compito dei giudici cercare di provvedere. E così fa.
Il Pdl, però, non demorde e denuncia alcuni militanti dei Radicali per violenza privata e i componenti dell'Ufficio Centrale per abuso di ufficio, per aver impedito il legittimo esercizio del diritto di voto. Ciò che non considerano è che non ha senso fare ricorso su un qualcosa che non è mai stata presentata: la lista. C'era un termine e non è stato rispettato, la storia giuridica dovrebbe finire qui. Ma, nel partito si cerca ancora il filo del pasticcio. Responsabile è Alfredo Milioni, presidente Pdl del XIX municipio della capitale. Il perchè è ancora più divertente. Il pover'uomo si sarebbe allontanato dal Tribunale, dove bisognava consegnare le liste, per un attacco improvviso di fame, per un panino. Avrà la glicemia bassa. Resosi forse conto, però, dell'assurdità di una giustificazione del genere, è stato detto che doveva cancellare dei nomi dalle liste per ordini provenienti da molto in alto. Poi, sono state ipotizzate minacce, che sarebbero l'unica causa per mettere sul tavolo del Tribunale i ricorsi. Ora, si inneggia alla democrazia. E Roma viene ricoperta di nuovi manifesti del Pdl. Il punto è che neanche per le candidature dei rappresentanti di Istituto nei licei si fanno errori così grossolani. E chi sbaglia, paga. Dovrebbe, almeno.