La moglie di Scajola: Mio marito protegge i veri colpevoli.
Come ogni domenica che si rispetti, la famiglia Scajola va a messa. Questa domenica, però, l'ex ministro era assente, con lo stupore dei parrocchiani. A parlare al suo posto, è la moglie, Maria Teresa Verda, che, intervistata da Repubblica, dichiara: "La posizione di mio marito è quella di un granello. Un granello, rispetto ad una tempesta di sabbia. Tutto qui. Ma forse sapete più cose di noi: che possiamo solo leggere i giornali, e restare a bocca aperta. Increduli. Ogni giorno è una sorpresa". Il marito, secondo la signora, starebbe, insomma, proteggendo i veri colpevoli della vicenda. Si inizia a porre delle lecite domande Maria Teresa Verda. Il perchè ogni volta che il marito raggiunga una posizione importante, venga, in un modo o nell'altro, fatto fuori. Ora, ammesso che l'ultima volta fu tutto "merito" suo, chiamando "rompicoglioni" un Biagi già ucciso, questa volta la vicenda puzza un po' di più di stroncamento. Berlusconi se ne lava le mani e si tira fuori dalla vicenda. Ma, intanto, ecco uscire fuori la lista dei quattrocenti nomi di Anemone. Si tratta di un intero sistema implicato, di un intero sistema corrotto, e Scajola pare essere l'ultimo dei cretini, in confronto. Anche perchè è l'unico ad essersi giocato il ministero. Sul comportamento del Premier, la donna sempre comprensiva: "E cos'altro doveva fare? Berlusconi vuole bene a mio marito. Lo ha sempre stimato, e continua a farlo. Capisco le sue parole, perché è giusto in questo momento prendere le distanze dalla vicenda. E lasciare che si faccia chiarezza. Non dimenticate che Claudio si è dimesso proprio per questo". Ma, non elimina affatto l'ipotesi di una sorta di complotto nei confronti del marito, ribadendone la forza di ricominciare: "Davvero strano, non trova? Tutte le volte che sale in alto, ma veramente in alto, succede qualcosa. Sembra quasi che qualcuno gli voglia male. Qualcuno che lo invidia. Forse perché è un uomo che ha sempre avuto un solo sponsor: sé stesso. È rimasto orfano a tredici anni, e si è fatto da solo. Lavorando duro. Con grande personalità e intelligenza politica si è costruito una leadership, giorno per giorno. Guadagnandosi il rispetto e l'amicizia soprattutto delle persone semplici. Inevitabile, che qualcuno gli voglia male. Ma, attenzione: perché mio marito è uno capace, uno tosto. Che non molla mai. Lo vedrete anche questa volta".
Chissà che la donna non abbia ragione.