L'applicazione che scotta

L'applicazione che scotta

Eccola là. Il ministro del turismo, Michela Vittoria Brambilla, se la prende con la Apple. Nel senso che ha dato mandato all'avvocatura di stato di procedere per vie legali contro l'applicazione What country disponibile per Iphone. Apriti cielo, sul serio. Cosa avrà mai fatto l'ignara applicazione? Un immane danno all'immagine dell'Italia, dato che sul celeberrimo tocca schermo la Penisola è identificata con pizza, mafia, pasta e scooter. I maliziosi diranno: e allora, hai scoperto l'acqua calda. E poi non è scooter, ma Vespa. I particolari fanno il gusto italiano. I più patriottici, invece, ribatteranno con: al rogo la mela morsicata, che forse forse è un ogm, è un'immigrata irregolare e se tanto mi da tanto, ne parla male anche la Bibbia, quindi siamo a posto.
L'Italia, dice il ministro con la delega alla tutela e al rilancio del made in Italy, "è un faro nel mondo per la sua storia, la sua cultura e il suo stile. Come cittadina e come ministro non posso permettere che si getti discredito sul nostro Paese utilizzando un’organizzazione criminale come nostro testimonial. Tutto questo fa grande torto all’Italia e agli italiani". Poi rincara, col cinema: "Tale immagine distorta, alla cui creazione hanno contribuito anche tante pellicole cinematografiche diffuse in tutto il mondo, deve essere definitivamente corretta". Parole sante.
Nel dubbio, la Lega ha ordinato cinquantamila IPadania, l'Udc ripassa la Genesi per vedere se era proprio una mela e annuncia una votazione in Parlamento per evitare le indagini, il Pd ha varato due mozioni interne: una appoggia l'Iphone come il più democratico dei telefoni, l'altra, invece, parteggia per Android perché è l'espressione del paese reale. Raul Bova ha commentato: "Io sono contrario. Se cancellano l'applicazione non potrò più fare il carabiniere indomito nelle fiction di mafia". La Fiat annuncia un nuovo spin-off industriale per la produzione di cinquemila Terminator per correggere definitivamente l'applicazione ribelle e Manuela Arcuri sarà protagonista del film-tv "L'applicazione e il mandato legale" nei panni dell'avvocato di successo. Garko, dal canto suo, è ancora indeciso se fare l'Iphone o l'applicazione, dato che sulla produzione aleggia l'atavico dubbio: come la ambientiamo nel fascismo? In campo l'idea della rivisitazione storica del telegrafo, senza la mela, ovviamente.

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Politica Nazionale