Narni Città Teatro fa il "tutto esaurito"
Si è concluso tra gli applausi, con la soddisfazione dell'amministrazione, Narni Città Teatro, prima edizione del festival il cui sottotitolo è stato "Nascita", diretto dai giovani Davide Sacco e Ilaria Ceci e prodotto da Lunga Vita Festival. Un evento di cui si è fatto portavoce in prima persona, l'Assessore alla Cultura della cittadina umbra, Lorenzo Lucarelli che, in chiusura della manifestazione, ha riconosciuto a Narni Città Teatro il merito di aver restituito a oltre 2000 persone un valore assoluto come quello della bellezza, fruito attraverso il teatro e la cultura con 8 spettacoli che hanno registrato il tutto esaurito in ogni replica. Come se non bastasse la "vita vera", c'è anche la "vita online" a far sorridere l'amministrazione, con il dato di oltre 56.000 persone raggiunte attraverso i social network, su cui in 15.000 hanno interagito direttamente con i video postati sulla rete (interazioni sviluppate in modo organico, ovvero senza l'investimento economico da parte della produzione). A questo si aggiunge anche il piacevole dato per i cittadini di Narni, sorpresi dall'incremento economico che la manifestazione ha portato nel borgo umbro, con presenze anagraficamente trasversali, venute da Todi, Gubbio, Perugia, Città di Castello, fino a Roma e Napoli.
«È stato un grande successo e siamo contentissimi anche per tutti gli apprezzamenti che stanno giungendo copiosi. Fare un festival di teatro in piena pandemia è stata una cosa dirompente» - dichiara l'Ass.re Lucarelli, che continua dicendo - «Questa è stata l'ennesima buona occasione di visibilità per la città grazie ad eventi culturali e per l'anno prossimo l'intenzione è quella di ampliare il raggio d'azione sul territorio, soprattutto per l'impatto economico positivo che Narni Città Teatro ha avuto sulla città. Volevamo riempire d'arte e bellezza Narni e ci siamo riusciti. Noi ci siamo e ci saremo e cercheremo di dare una mano importante perché, come diceva Moni Ovadia nello spettacolo all'alba svoltosi nell'Ala Deruta, quando accade qualcosa di così bello, bisogna anche provare a metterci il nostro sostegno. Abbiamo superato le perplessità iniziali e concretizzato un sogno che ha superato il timore dell'emergenza sanitaria. Un risultato importante che non può che renderci orgogliosi», ha concluso Lucarelli, presente a tutti gli appuntamenti di Narni Città Teatro e che nella sua dichiarazione cita le parole di Moni Ovadia, narratore perfetto in un luogo perfetto, in un momento altrettanto perfetto come quello dell'alba, in cui nasceva il sole come vero e proprio simbolo di una rinascita per il teatro, per la cultura e per il territorio tutto.
Alle parole dell'assessore si aggiungono quelle del Direttore Artistico Davide Sacco, che dichiara: «È stata una festa e a partire da questa edizione, la città aspetterà questa festa come si aspetta un parente, un amico che viene da lontano, qualcuno che per un anno ti è mancato. Siamo in un momento storico in cui non possiamo più progettare nulla e sapere che una nuova edizione è possibile e che tra sei mesi questa "cosa" sarà qui con noi, è come una vera e propria coperta di Linus. Così come è importante che qualcuno sappia raccontare le favole, è importante che un altro le sappia ascoltare. E Narni è una città già ben allineata, dalla capacità già avviata di saper accogliere lo spettatore. Sa ascoltare e accompagnare l'artista. Narni Città Teatro ha riscosso molta fiducia dall'intera città, più di quanta noi stessi ne aspettavamo. Pensavamo di essere noi ad andare a chiedere agli abitanti pareri sul festival e invece, sono stati loro a fermarci e ad informarsi su ogni cosa. Sapevano tutto di noi, sapevano i nomi, chi erano gli artisti. Sono andati a studiare il programma. L'anno prossimo lavoreremo s'una sezione internazionale, sul concetto di creazione, ampliando l'esperienza anche ai cammini nei boschi, mettendo artisti e pubblico insieme all'interno di un campeggio mobile, per entrare sempre più in contatto con la natura dei luoghi in cui saremo ospitati. Artisti, urbanisti, poeti, architetti, uniti per pensare tutti insieme quale deve essere l'andamento della città urbana del domani, anche rispetto alla rivoluzione delle abitudini di vita causata dalla pandemia. Il concetto è di poter tornare al "borgo", camminando insieme. Faremo questo cammino nella bellezza per far vivere le cose non solo per come sono, ma per come potrebbero essere», ha concluso con convinzione il direttore artistico.
Narni Città Teatro è stato l'esempio di come il Covid-19 esiste ma non è in grado di distruggere la cultura. «Il Covid esiste ma noi vogliamo r-esistere», hanno dichiarato gli organizzatori, felici di aver avuto il sostegno di un assessorato che ha saputo ascoltare e rendere possibile un sogno fatto di bellezza.
"Cadute Necessarie" sarà il sottotitolo della prossima edizione, che proseguirà con l'intento di raccontare le varie fasi di un essere vivente, iniziata per l'appunto con l'edizione appena conclusasi dal titolo "Nascita", realizzata con la voglia di costruire il senso civico attorno alla bellezza. «Insieme alle fasi dell'essere vivente, attraverso le drammaturgie scelte prenderà forma il racconto di Narni nella sua pienezza, con la proposta di spettacoli che non sarà possibile vedere altrove se non qui» - ha aggiunto Sacco, che prosegue dicendo - «Non vogliamo essere Romaeuropa o Spoleto, vogliamo essere un'altra cosa, quella cosa che ha l'idea di portare il teatro sempre più fuori dal teatro».
«La volontà è quella di creare interconnessione tra territorio e arte, una via possibile affinché si valorizzi tutto il nostro Paese. Lo faremo anche attraverso l'avvicinarci il più possibile al pubblico, con il calcolo dell'ISEE per l'acquisto dei biglietti che saranno venduti differentemente a seconda dell'acquirente», ha concluso infine Ilaria Ceci, direttrice organizzativa della manifestazione.
Ph. Lorenzo Isoni