Negri, Froci, Giudei & Co. Musiche e Parole per un mix eccezionale nell'ultimo spettacolo di Gian Antonio Stella
Dopo una fila interminabile fuori il teatro Pavone e ben mezz'ora di ritardo può iniziare “Negri, Froci, Giudei & Co.”. Gian Antonio Stella, scrittore diventato famoso alle masse grazie al libro “La Casta” si presenta con uno spettacolo brillante accompagnato dalla “Compagnia Delle Acque”: Pianoforte, contrabbasso, percussioni, flauti, sassofoni e fisarmoniche che assistono Stella in un viaggio particolarmente toccante all’interno del proprio libro.
Musiche popolari veneziane, canzoni vecchie di 700 anni, e sinfonie alla “Pierino e il Lupo” accompagnano le letture di Stella creando un mix eccezionale di musiche e testi che rappresentano la tragicomica realtà in cui il paese ormai sembra sprofondato.
Stella riproponendo credi popolari e stereotipi ormai consolidati nelle menti bigotte dei popoli di tutto il mondo ci fa capire come nella storia ogni civilta’ è stata vittima e carnefice contemporaneamente.
La diversità aumenta in propozione alla distanza che separa due popoli. Man mano che ci si avvicina ai limiti dell’ecumene le persone sono sempre piu’ diverse, come “Blemmi”, creature mitologiche senza testa, abitanti immaginari delle terre piu' vicine ai confini del mondo.
Chi sono i Barbari? Chi sono i veri Barbari? Nel medioevo erano gli europei i barbari che con le crociate trucidavano in nome del loro Dio, ora chiamiamo barbari chi si immola per il proprio dio in Medio oriente. Carnefici prima, vittime ora in un mondo dove tutto è relativo compresi i propri mali.
Stornelli fascisti, cartoline razziste, foto dal contenuto per stomaci forti spronano i presenti ad allargare i propri orizzonti arrivando a capire le contraddizioni della società moderna frutto di una cultura xenofoba ormai intrinseca nel nostro Dna.
Siamo convinti di vivere in un paese tollerante, quindi moderno.
Pasolini disse: “Io sono come un negro in una società razzista, sono un tollerato, la tolleranza è una forma di razzismo mimetizzato”.
In sintesi: Uno spettacolo da vedere, e rivedere!