Nigeria, un massacro etnico-religioso ferisce a morte il cuore dell’Africa
Oltre 500 morti in Nigeria.Dichiarato lo stato di emergenza. Il massacro si è verificato nello stato di Plateau.
Ancora teatro di massacri etnici ed interreligiosi, la Nigeria si trova a fronteggiare un lutto gravissimo e una crisi difficile da sradicare. Teatro del massacro il villaggio di Dogo Nahawa nello stato di Plateau. Il villaggio era abitato da contadini stanziali di religione cristiana e di etnia Berom, alle 3 del mattino un gruppo consistente di pastori nomadi di religione musulmana dell'etnia Fulani lo ha invaso sparando in aria, le conseguenze sono state un vero e proprio orrore, piu’ di 500 i morti, non hanno risparimiato donne e bambini. Il vicepresidente J.Goodluck ha dichiarato lo stato di allarme, 95 persone sono state arrestate, difficile pero’ prevedere che non ci sia un escalation della violenza. Lo scorso gennaio vi erano stati dei precedenti, la capitale Jos era stata teatro di un episodio simile, purtroppo la Nigeria subisce la piaga di questa diaspora etnico/religiosa da decenni, la situazione sembra persino peggiorare adesso che il presidente in carica Umaru Yar’adua Umaru e’ assente dall’impegno costituzionale da circa tre mesi per problemi di salute. L’equilibrio del paese e’ decisamente instabile, se si aggiungono le elezioni previste per l’anno prossimo, non si fatica ad immaginare possibili tensioni. La nigeria e’ divisa in due da un confine immaginario, il nord e’ abitato da una popolazione prevalentemente musulmana mentre il sud da una popolazione cristiana, le guerre interne non sono una novita’ nel paese piu’ esteso dell’Africa, ma non smettono comunque di ferire a morte la speranza di una democrazia stabile e di una convivenza etnico-religiosa serena.