PerSo 2023, ecco i vincitori
PerSo 2023, ecco i vincitori. L'Award va a un film armeno: 5 dreamers and a horse
Nella sezione short vince il film del regista bielorusso, Andrei Kutsilache, che racconta l'Ucraina 36 giorni prima dell'invasione militare
Il premio PerSo Short Jail, assegnato da una giuria dei detenuti della Casa Circondariale di Perugia - Capanne, va a Palermo 12 giugno di Gianfranco Piazza
Vince un film armeno il PerSo – Perugia Social Film Festival 2023. Il premio della 9^ edizione del Festival internazionale di cinema documentario, riservato alle opere in anteprima assoluta in Italia, va a 5 dreamers and a horse dei registi Vahagn Khachatryan e Aren Malakyan. La Giuria 2023 che ha assegnato l'Award è composta da Ivan Guarnizo, regista colombiano autore di Del Otro Lado, film pluripremiato e miglior film internazionale al PerSo 2022; Alessia Brandoni, critica e programmatrice cinematografica e Giacomo Ravesi, docente universitario e curatore. Come si legge nelle motivazioni: "Per aver offerto uno spaccato della società armena ritratta attraverso generazioni diverse, coniugando rigore stilistico e un avvincente traiettoria drammaturgica. Il film sviluppa così un racconto, allo stesso tempo, ironico e affettuoso, che riesce attraverso le possibilità dell'immagine cinematografica ad attuare una contaminazione desiderante fra livello testimoniale e onirico".
Attraverso quattro protagonisti che aspirano a realizzare i propri sogni, si delineano tre volti diversi dello stesso paese: l'Armenia. Le loro storie si dipanano mentre in tutto il Paese si scatenano manifestazioni e proteste. Ogni sognatore rappresenta una generazione della storia moderna armena: sovietica, post-sovietica e della rivoluzione di velluto. I quattro personaggi introdotti dai registi nel loro primo lungometraggio rappresentano i volti contrastanti dell'Armenia di oggi. Ciò che li accomuna è il sogno di una vita indipendente, mentre le loro storie si dipanano e le proteste si susseguono in tutto il Paese. Aren e Vahagn, i due registi, nascono nel periodo del crollo dell'URSS e della prima guerra tra Armenia e Azerbaijan nel 1991. Five Dreamers And A Horse è il loro primo lavoro come produttori e registi. Questo film è un viaggio che i due registi hanno sentito il bisogno di intraprendere, insieme ai protagonisti, per indagare i loro sogni e allo stesso tempo comprendere i propri e la loro relazione con la rivoluzione stessa. Dopo l'ultima escalation del conflitto in Nagorno Karabakh, che sembra aver risolto in favore dell'Azerbaijan la questione, causando l'esodo della quasi totalità della popolazione armena e le contestazioni al Primo Ministro Nikol Pashinyan, il film risuona, se possibile, ancora più forte.
Per i cortometraggi (PerSo Short Award) la giuria della redazione di Film TV ha premiato Holy Water di Andrei Kutsila. 36 giorni prima dell'invasione militare su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia. In un'altra festa del Battesimo di Cristo, è stato fatto un buco nel ghiaccio in uno stagno in un sobborgo di Kiev. Le campane della chiesa si sentono sulla riva, la gente si spoglia, si mette in fila. In questo breve film di osservazione, primi piani di persone di età diverse, file di corpi nudi e brevi conversazioni ci raccontano della fragilità della vita, delle contraddizioni della fede umana e della gioia dell'esistenza.
Come spiega Andrei Kutsila: "Per diversi anni, il 19 gennaio, sono venuto appositamente per osservare la festa del Battesimo di Cristo. Ho pensato a lungo a come mostrare questa azione unica nel film. Ma nel 2021 sono stato costretto a lasciare la Bielorussia a causa dell'enorme portata della repressione nel Paese. Tuttavia non ho rinunciato all'idea di fare un film. Così sono andato a Kiev. Ma lì ho sentito l'avvicinarsi della tragedia, che aleggiava nell'aria. Questo ha cambiato l'approccio al tema e la premonizione della guerra è diventata la base. E le persone nude che erano molto vulnerabili all'imminente disastro. Gli uomini che vediamo potrebbero essere andati al fronte, forse alcuni di loro non sono più in vita". Menzione speciale categoria Short a Caro mostro di Stefano P. Testa.
Il premio PerSo Cinema Italiano, assegnato da una giuria composta dagli studenti dell'Accademia delle Belle Arti Pietro Vannucci e dagli studenti del liceo scientifico statale Galileo Galilei di Perugia, coordinata da Roland Sejko, va a La timidezza delle chiome di Valentina Bertani. Menzione speciale in questa sezione a Il Paese delle persone integre di Christian Carmosino Mereu (che si aggiudica anche La Settima Ora, premio assegnato dagli studenti del liceo economico sociale Assunta Pieralli di Perugia) e Casablanca di Adriano Valerio.
Il premio PerSo Short Jail, assegnato da una giuria dei detenuti della Casa Circondariale di Perugia - Capanne, va a Palermo 12 giugno di Gianfranco Piazza
Due le menzioni speciali nella sezione Award: Knit's island di Ekiem Barbier, Guilhem Causse, Quentin L'Helgouac'h e Working the woods di Lola Peuch. Premio del pubblico per Anxious in Beirut di Zakaria Jaber.
Il PerSo – Perugia Social Film Festival è organizzato da Realmente Aps, in collaborazione con Fondazione La Città del Sole – Onlus, con il sostegno di MiC – D.G. Cinema, Regione Umbria, Fondazione Perugia, Comune di Perugia. Con il Patrocinio di MAECI - Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e di Umbria Film Commission. Collaborano all'organizzazione: Università degli Studi di Perugia, MANU – Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria, ABA – Accademia delle Belle Arti, Indigo Art Gallery, Diversion Cinema, Associazione RARA.