Sindacati umbri: la Regione continua a spendere
I segretari della Cisl Umbria, Ulderico Sbarra e Ubaldo Pascolini hanno divulgato una nota secondo la quale la Regione sta predicando bene ma razzolando male. Perlomeno per quanto riguarda la spesa pubblica. Nella nota si legge che : ''Alla Regione dell'Umbria, da tempo si predica rigore e tagli agli sprechi, ma nei fatti, si continua a mantenere fior di consulenze. Vedendo elargire queste risorse a consulenti esterni viene spontaneo constatare che l'Amministrazione Regionale va nella direzione di continuare a mantenere clientele politiche a scapito di processi lavorativi interni che possano garantire la qualità amministrativa necessaria ad un serio progetto industriale pubblico. Sollecitiamo proposte ed incontri - sottolineano - al fine di esaminare progetti di riforme endoregionali che devono ridurre e semplificare e razionalizzare la pubblica amministrazione umbra, con il federalismo fiscale che avanza, rischia di determinare condizioni ancora piu' gravi nel mantenimento del livello occupazionale di questa regione''. inoltre i due esponenti sindacali aggiungono: "La Legge 122/2010, prevede che a partire dal 2011 le Pubbliche Amministrazioni devono ridurre le spese per consulenze dell'80%, a nostro avviso - concludono - dobbiamo da subito andare in questa direzione attraverso un concreto investimento sulle diverse risorse umane esistenti all'interno degli Enti''.