UE: referendum in svizzera contrario ai valori della Comunità
"Nonostante sia espressione della volontà popolare, la decisione di vietare la costruzione di nuovi minareti in Svizzera suscita in me grande preoccupazione.Se da un lato questa decisione riflette le paure della popolazione svizzera e dell'Europa, nei confronti del fondamentalismo islamico, dall'altra, mentre non aiuterà ad affrontare le cause di questo fondamentalismo, è molto probabile che incoraggi sentimenti di esclusione e approfondisca le spaccature all'interno della nostra società". Questo è quanto afferma Lluis Maria de Puig, presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa commentando i risultati del referendum elvetico, che conclude sottolineando " sono contrari ai valori di tolleranza, dialogo e rispetto per chi professa un altro credo, valori da sempre sostenuti con forza dal Consiglio d'Europa, che come istituzione rimane pronta ad aiutare i propri Stati membri a far fronte alle sfide che emergono dalle diversità all'interno delle società europee".Intanto la Lega, per bocca di Maroni cavalca l'onda referendaria, proseguendo la linea del ministro Calderoli: ricreare in Italia un referendum simile a quello svizzero. La proposta sarà presentata nel dibattito sulle riforme in programma mercoledì al Senato. "E' utile sempre ascoltare in democrazia ciò che vuole il popolo e non ciò che vogliono le elite più o meno illuminate. Tutti dal governo federale in giù erano convinti di essere in sintonia col popolo e poi il popolo ha detto una cosa diversa e tutti sono rimasti sorpresi". In questa vicenda prende posizione anche il Vaticano che condivide l'allarme lanciato dai vescovi in svizzera. Mons. Vegliò, presidente del Pontificio consiglio dei migranti ha fatto sapere di considerare questo referendum come un duro colpo all'integrazione. " Non si può impedire la libertà religiosa di una minoranza".