YOUNG JAZZ FESTIVAL 13 celebra il Norwegian Day

YOUNG JAZZ FESTIVAL 13 celebra il Norwegian Day

Domani (venerdì 24 maggio) a Foligno, in occasione dello Young Jazz Festival
ed in collaborazione con l’Ambasciata di Norvegia, si celebra il “Norwegian Day”,
una giornata interamente dedicata ai migliori talenti della scena jazz norvegese.
In mattinata (ore 10.30, sala Pio La Torre) ci sarà l’incontro istituzionale
tra il sindaco di Foligno e il primo segretario d’Ambasciata, Mathias Rongved
*** Le redazioni sono invitate a partecipare ***
FOLIGNO – E’ il cuore di Young Jazz 2013. Una giornata intera dedicata ai migliori artisti della scena jazz norvegese contemporanea. Si presenta così il terzo giorno di concerti del cartellone di Young Jazz Festival, la kermesse musicale che a Foligno per questa IX edizione, con il prestigioso patrocinio di Umbria Jazz, sta di nuovo portando il meglio del jazz delle “nuove generazioni” e di “nuova generazione”.
In collaborazione con l’Ambasciata di Norvegia, quello che andrà in scena domani (venerdì 24 maggio) è un evento unico ed eccezionale: attraverso il “Norwegian Day”, infatti, si potranno ascoltare musicisti come Bjorn Torske, Steinar Raknes, Arve Henriksen, Jan Bang, Sidsel Endresen ed Erik Honorè.
La mattina (alle ore 10.30 presso la Sala Pio La Torre) ci sarà un incontro istituzionale con i rappresentanti del Comune di Foligno che simbolicamente apriranno le porte della città ai musicisti norvegesi: oltre agli artisti, parteciperà anche il primo segretario d’Ambasciata, Mathias Rongved, che quindi incontrerà il sindaco di Foligno Nando Mismetti.
Ad aprire i concerti, alle 18.30 sul palco di piazza Don Minzoni, sarà il contrabbassista Steinar Raknes con il progetto “Stillhouse”, che con un secondo set replicherà anche alle 23. Leader di una serie di gruppi fra cui Urban Connection (premiato col Norwegian Grammy nel 2001) e The Core, Raknes esplora nuove possibilità musicali al confine fra il blues, il jazz e il folk attraverso riletture personalissime di classiche canzoni americane mescolate a canzoni proprie scritte appositamente per questo progetto.
Uno degli artisti più attesi è sicuramente il trombettista Arve Henriksen, affiancato dall’elettronica di Jan Bang (Auditorium San Domenico, ore 21). Considerato una delle voci più importanti della nuova scena nord europea, Arve Herniksen e la sua tromba, insieme all’elettronica di Bang, dà vita a un dedalo sonoro suggestivo, che dai fiordi norvegesi arriva in chiaroscuro a toccare le più alte vette dell’elettronica contemporanea.
Unica voce femminile è la cantante Sidsel Endresen, punto di riferimento e caposcuola del canto jazz moderno europeo, che a seguire, con un altro concerto sempre all'Auditorium, si esibirà in trio assieme a Jan Bang e all’eccezionale compositore Erik Honorè. La perfomance proposta è una riprogettazione dell’installazione audio-visual commissionata per il Punkt Festival 2011, rassegna che vanta tra i cofondatori, assieme a Bang e a Honorè, il “gigante” Brian Eno.
Chiude la giornata norvegese (Taverna Ammanniti, dopo mezzanotte) il musicista e produttore Bjorn Torske. Noto pioniere dell’ambient, nei primi anni ‘90 crea i suoi primi pezzi minimal techno raccogliendo consensi unanimi. Con l’uscita di “Nedi Myra”, per Ferox nel 1998, raggiunge nuovi livelli di visibilità, mentre al contempo inizia a collaborare con Drum Island (col quale formerà il famosissimo duo Röyksopp). In seguito, affianca la sua attività di produttore a quella di DJ, riuscendo a mantenere un livello altissimo nelle sue uscite discografiche come nel suo disco più sperimentale, “Feil Knapp”, che si ispira alla techno, al dub, al pop alternativo, fino all’elettronica astrattissima. L’ultimo disco “Kokning” (2010) enfatizza il suo rapporto con le macchine analogiche.
Tornerà infine, anche per la terza giornata di festival, dalle 19.30 lo “YJ Feeling”, con aperitivo e dj set al Dieci & Dieci. Ed ancora il “Dinner around jazz” con il punto ristoro, denominato “Osteria delle 7 spighe”, ideato in collaborazione con l’Antifestival di Trevi per valorizzare e promuovere la cucina e i prodotti del territorio, rigorosamente a “km zero”. Il tutto presso la Taverna del Rione Ammanniti. Qui sarà possibile degustare i prodotti tipici del territorio le sere del 23, 24 e 25 maggio e per il “jazz lunch” del 25 maggio (per prenotazioni, 328.6178308).
I biglietti per i concerti del festival sono disponibili online su www.youngjazz.it.
Steinar Raknes – “Stillhouse” >> NORWEGIANDAY
Venerdì 24 Maggio 2013 – h 18:30 (Primo set) – h 23:00 (Secondo set) – Piazza Don Minzoni – Ingresso gratuito
Steinar Raknes è considerato fra i migliori talenti della nuova generazione del jazz norvegese. Inizia a studiare il contrabbasso a 15 anni e durante gli studi presso il prestigioso NTNU di Trondheim fonda ed è leader di una serie di gruppi fra cui Urban Connection (premiato col Norwegian Grammy nel 2001) e The Core. Diventa subito una figura di spicco nella scena jazz norvegese, da decenni ricca di innovazione e fermento. Con il progetto “Stillhouse”, Raknes esplora nuove possibilità musicali al confine fra il blues, il jazz e il folk attraverso riletture personalissime di classiche canzoni americane mescolate a canzoni proprie scritte appositamente per questo progetto che ha riscosso grande successo di pubblico e critica sia in Norvegia che all’estero.
Steinar Raknes – contrabbasso, voce
Unni Wilhelmsen – voce
Paolo Vinaccia – batteria
Andreas Utnem – armonium
Arve Henriksen / Jan Bang Duo >> NORWEGIANDAY
Venerdì 24 Maggio 2013 – h 21:30 – Auditorium San Domenico – ingresso 10 € (doppio concerto)
«Ho ascoltato molto Don Cherry e Miles Davis, ma Nils-Petter e Jon Hassell sono coloro a cui mi sono ispirato maggiormente: un giorno Nils mi fece ascoltare lo shakuhachi giapponese, e lì capii che quella era la strada che stavo cercando con la mia tromba». Considerato una delle voci più importanti della nuova scena nord europea, Arve Herniksen e la sua tromba, insieme all’elettronica di Jan Bang – una delle personalità più brillanti della scena europea – dà vita ad un dedalo sonoro suggestivo, che dai fiordi norvegesi arriva in chiaroscuro a toccare le più alte vette dell’elettronica contemporanea.
Arve Henriksen – tromba
Jan Bang – live sampling
Sidsel Endresen / Jan Bang / Erik Honoré Trio >> NORWEGIANDAY
Venerdì 24 Maggio 2013 – h 21:30 – Auditorium San Domenico – ingresso 10 € (doppio concerto)
Nel settembre 2012 è uscito il disco “Uncommon Deities” per l’etichetta Samadhisound di David Sylvian. L’album non è un banale ricordo dell’installazione audio-visual commissionato per il Punkt Festival 2011, bensì una riprogettazione della stessa: le poesie di Paal-Helge Haugen e Nils Christian Moe Repstad, lette da David Sylvian vengono ri-contestualizzate nelle musiche di Jan Bang ed Erik Honoré. Per il disco, Bang ed Honoré – cofondatori del Punkt Festival e collaboratori nell’installazione originale – utilizzano performance di artisti come la sorprendente ed elementale cantante Sidsel Endresen. Queste improvvisazioni rielaborano materiali registrati al Punkt 2011 in una produzione al contempo solenne e sfuggente, giocosa ma profonda – una registrazione ricca quanto il retaggio culturale delle opere che l’hanno ispirata.
Sidsel Endresen – voce
Jan Bang – live sampling
Erik Honoré – live sampling
Bjørn Torske >> NORWEGIANDAY
Venerdì 24 Maggio 2013 – h 23:59 – DJ Set – Taverna Rione Ammanniti – ingresso 5 €
Il produttore norvegese Bjørn Torske si avvicina alla musica elettronica nei tardi anni ‘80 a Tromsø, città natale anche di Geir Jenssen, noto pioniere dell’ambient. Nei primi anni ‘90 crea i suoi primi pezzi minimal techno, pubblicando una dozzina di singoli a metà decennio per prestigiose etichette come Djax-Up-Beats e Reinforced Records sotto gli pseudonimi di Ismistik, Krisp e Open Skies, raccogliendo consensi unanimi. Con l’uscita di “Nedi Myra”, per Ferox nel 1998, raggiunge nuovi livelli di visibilità con una risposta entusiasta da parte del pubblico della house e della stampa internazionale, mentre al contempo inizia a collaborare con Drum Island (col quale formerà il famosissimo duo Röyksopp). In seguito affianca la sua attività di produttore a quella di DJ, riuscendo a mantenere un livello altissimo nelle sue uscite discografiche come nel suo disco più sperimentale, “Feil Knapp”, che si ispira alla techno, al dub, al pop alternativo, fino all’elettronica astrattissima. L’ultimo disco “Kokning” (2010) enfatizza il suo rapporto con le macchine analogiche.
Per info:http://www.youngjazz.it

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Cultura