Nigeria, massacro di donne e bimbi

Nigeria, massacro di donne e bimbi

Cristiani di nuovo nel mirino delle violenze confessionali in Nigeria. Undici persone sono rimaste uccise in un'incursione notturna a un villaggio in Nigeria centrale, nello Stato dell'Altopiano (la regione del "Middle Blet", al confine tra le comunità a maggioranza islamica e quelle cristiane del sud del Paese). Lo ha reso noto la radio pubblica. A gennaio, in quattro giorni di violenze tra musulmani e cristiani, morirono più di 400 persone.
Secondo la radio gli aggressori, che sarebbero membri dell'etnia Fulani, erano vestiti con divise militari mimetiche quando hanno dato l'assalto ad un villaggio cristiano vicino a Jos. Lo stato del Plateau, al centro del paese, sorge all'incrocio tra il nord musulmano e il sud cristiano animista.
Il 7 marzo sempre degli allevatori fulani hanno messo a segno un sanguinoso attacco contro tre villaggi a maggioranza cristiana vicino a Jos, uccidendo almeno 109 persone, prevalentemente donne e bambini, stando alla polizia. Secondo altre fonti si è trattavo di un eccidio di proporzioni ben maggiori con fino a 500 morti, mentre 8.000 persone si sarebbero date alla fuga.
Le violenze in questa zona centrale della Nigeria, a cavallo fra il nord musulmano e il sud cristiano e animista, hanno già provocato migliaia di morti dal 2001. Lo Stato del Plateau con la sua capitale Jos costituisce la linea di demarcazione fra il nord e il sud.

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