Assange - Colpirne uno per educarne cento

Assange - Colpirne uno per educarne cento

Uno spettacolo duro e puro su un uomo duro e puro, quello che Alessandro di Battista - in veste di autore e interprete - racconta a teatro la storia di Julian Assange, in scena lo scorso 20 marzo all'auditorium di San Francesco al Prato a Perugia. Uno spettacolo che invita alla riflessione sul “chi” siamo, sul “cosa” vogliamo essere e sul “dove” andremo/arriveremo. Perché non è solo la storia di Assange al centro dello spettacolo-monologo, ma è proprio la storia più attuale di sempre: quella delle guerre di allora e quelle delle guerre di oggi.
 
È la Verità la protagonista della scena. Lei è lì e veglia su noi spettatori passivi di un mondo che va verso orizzonti sempre più oscuri, occulti e tanatici. È la verità che ha sempre mosso la vita di Julian Assange, un giornalista che ha portato questa professione a vette storiche che hanno reso i lettori di tutto il mondo più liberi… meno che lui, prima rifugiato e poi detenuto dal dicembre 2021. Assange è un giornalista che ha la sola colpa di aver fatto il suo lavoro: divulgare notizie e informazioni VERE, anche se scomode per governi e gruppi di potere. WikiLeaks ha mostrato al mondo intero gli orrori americani in Iraq, in Afghanistan, a Guantanamo; sono solo alcuni esempi delle migliaia di scoop che il sito fondato da Assange ha portato agli occhi di ogni cittadino del mondo.
 
Questa attività continua tutt’ora grazie a WikiLeaks e ai suoi giornalisti e alle loro whistleblower. Alessandro di Battista racconta tutto ciò con numerosi riferimenti agli orrori che la contemporaneità sta vivendo. È impossibile non rimanere indifferenti di fronte alle atrocità che il mondo ha vissuto e continua a vivere. Si vive un senso di inettitudine nel ripercorrere assieme a di Battista la storia di Assange, che rimane ancora aperta. Un’inettitudine che fa chiedere allo spettatore il “perché” di tali atrocità; per quale fine le classi politiche del mondo commettono tali crimini? E soprattutto per quale ragione questi crimini vengono occultati e nascosti? A queste domande riteniamo che alla fine la risposta più significativa la dà Assange stesso che, citando Siddharta, fa scrivere sulla prima pagina di WikiLeaks: “Tre cose non possono essere nascoste a lungo: la Luna, il Sole e la Verità”.
 
- Giulio Fortunato e Saverio Scargiali 

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