#CPIT18 - Diario di bordo (day3)

#CPIT18 - Diario di bordo (day3)

 
CAMPUS PARTY ITALIA - edizione 2018 
DIARIO DI BORDO
(a cura di Amida Agalliu)
 
21/07 TERZO (in realtà QUARTO) GIORNO
 
OBIETTIVI DELLA GIORNATA:
Realizzare gli obiettivi non realizzati ieri
Realizzare più obiettivi di ieri 
Non perdere il Flixbus di ritorno
 
 
03:00 tenda G130, Milano Rho Fiera:
Sono appena rientrata nella mia tenda per dormire, reduce di una partita aLupus in fabula con gli altri ragazzi di RadUni:reduce perché abbiamo aggiunto al gioco la variante dell’uso del cellulare per decidere personaggi e votazioni, cosa che non consiglio a nessuno. Lo so, farei meglio ad andare a dormire, che poi mi lamento di non essere riposata e non riuscire a fare nulla.
 
12:00 postazione RadUni, Milano Rho Fiera:
Una volta tanto posso dire di aver speso una mattinata in modo utile: ho intervistato il docente Guido Guerzoni dopo la sua conferenza sulla Urban Regeneration (trovate l’intervista su questo sito) e ho racimolato molte promesse di farsi intervistare in giornata da vari talenti, su tutti degli studenti di ingegneria che con il loro ingegno mi hanno permesso di sollevare una pallina col pensiero e di suonare della frutta: spero mi spieghino meglio come siano riusciti a fare queste genialate durante la loro intervista. 
Infine, ma non per importanza, hoappena assistito ad una delle migliori conferenze di Campus Party 2018, e sicuramente la miglior conferenza completamente improvvisata dell’evento: il tutorial della vicedirettrice di RadUni su che postura tenere, come gesticolare e, più in generale, come muovere il corpo, mentre si parla in una puntata radio!
Vi garantisco che tra qualche giorno condividerò gli appunti che ho scritto durante questa conferenza improvvisata con voi: stay tuned!
 
17:00 postazione RadUni, Milano Rho Fiera:
Per mia fortuna, quasi tutti italenti che ho pescato nella mattinata mi hanno raggiunta alla postazione RadUni per farsi intervistare. Non vi scrivo nemmeno che trovate le interviste sul sito, tanto già lo sapete, ma vi ricordo che tra queste interviste ce n’è una con la spiegazione scientifica di come io sia riuscita a suonare la frutta qualche ora fa. Così, giusto per farvelo sapere.
Come potete aspettarvi se avete già letto le pagine del mio diario di bordo dei giorni precedenti non è mancato neanche il tempo per perdere tempo: il modo migliore in cui ho sprecato mezz’ora oggi è stato una partita a L’intesa vincente con dei completi sconosciuti. Molto divertente, ma potete immaginare quanto fosse vincente la nostra intesa!
 
20:30 postazione RadUni, Milano Rho Fiera:
Il tavolo della postazione RadUni ha cambiato arredamento: al posto di computer, ciabatte per le prese e cavi ethernet ci sono pizze prese ad asporto dal kebabbaro per la cena. 
Sul sapore e la consistenza delle pizze non dico nulla perché potete immaginarla se avete letto con un po’ di attenzione la riga precedente, preferisco soffermarmi sul fatto che ho registrato la mia ultima diretta qui, che ne sono soddisfatta nonostante qualche strafalcione dovuto alla mia inesperienza nell’ambiente radiofonico e che… devo stare attenta a non perdere il Flixbus!
 
23:30 postazione RadUni, Milano Rho Fiera: 
Ho perso il Flixubs.
La cronaca di come io sia riuscita a perderlo ha connotati tragicomici,e se vogliamo, anche un tocco di adventure: ho lasciato il tavolo della mia postazione con i miei compagni di avventura che mi salutavano e la vicedirettrice che mi caricava di tende (se non si è capito negli altri resoconti i partecipanti al Campus Party hanno tutti dormito in uno stanzone pieno di quelle tende che si usano di solito in spiaggia e che, a evento finito, è stato possibile portar via) alle 22:10… con il Flixbus alle 22:35 ad otto minuti di metro: per inciso, perfettamente puntuale, talmente tanto che il minimo imprevisto mi avrebbe impedito di lasciare Milano. 
L’imprevisto non ha tardato a presentarsi in veste di un addetto alla sicurezza che mi ha perquisita con tutta calma prima di farmi lasciare i padiglioni del Campus Party per assicurarsi che non avessi trafugato parte del materiale elettronico onnipresente alla fiera. Tolte le quattro tende che, letteralmente, indossavo, il sacco a pelo che tenevo sottobraccio, lo zaino che avevo sulla pancia e lo zaino che avevo sulla schiena, indossato tutto un’altra volta e tolto di nuovo due delle tende che avevo perché viaggiare in quel modo era impensabile (sotto i pessimi consigli dell’addetto su come rimettere la roba in modo più comodo) mi accorgo che sono passati otto minuti. 
Non mi perdo d’animo e raggiungo la metro alle 22:23: non tutto era perduto. Non tutto, se non fosse stato per il fatto che la macchinetta dei biglietti non mi ha lasciato il biglietto e sono dovuta andare ad implorare il controllore di farmi passare. Raggiunti i binari della metro ho dovuto aspettare altri tre minuti prima che arrivasse e partisse: alle 22:32 ha lasciato Milano Rho Fiera per farmi raggiungere Milano Lampugnano alle 22:39. Sperando in un miracoloso ritardo Flixbus di quattro minuti esco alla stazione dei pullman, ma purtroppo la fortuna non era stata dalla mia parte.
Constatato che non c’era alcun sistema di partire ugualmente quella notte e riparare il mio orgoglio ferito ho deciso di tornare al Campus Party prima della fatidica ora di mezzanotte (dopo la quale non avrebbero permesso a nessuno di rientrare nei padiglioni) e di prenotare un altro Flixbus per le 8:00 della mattina dopo.
Cosa significa ciò? Che la prossima volta dovrei partire con un minimo di anticipo? Beh, anche, ma soprattutto significa che passerò un altro giorno al Campus Party, giorno che diventerà una nuova pagina del mio diario di bordo che potrete leggere. Contenti, eh?
 
 

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