CULTURA DEL WEB: PRO E CONTRO

CULTURA DEL WEB: PRO E CONTRO

 
 
 
 
Che cos'è la cultura? A partire da questo quesito ci si interroga, in occasione della IX edizione del dell'International Journalism Festival, nell'ambito dell'incontro di “Cult-news: The arts from mainstream to the web”.
Ci si pone infatti quesiti interessanti a partire dagli interventi di Loredana Lipperini, Lella Mazzoli, Wu Ming 2 (Giovanni Cattabriga) e Giorgio Zanchini. Si avverte ormai una profonda rottura, culturale e storica, tra i giovani e le generazioni precedenti; una rottura sottolineata da linguaggi diversi, linguaggi che poi si esprimono e si diffondono con altrettanti mezzi differenti. Oggi i prodotti culturali, in modo particolare per i giovani, sembrano essere esemplificati dal trinomio Viaggi/turismo/cibo e i mezzi di informazione, oltre che di promozione, di tali prodotti si realizzano sul web piuttosto che sulla vecchia carta stampata. A parere della Lipperini - giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica (RAI Radio 3) - quello che pare mancare è proprio un certo grado di consapevolezza da parte dei degli user dei social media; le informazioni e i commenti ad essere, sempre più spesso monolitici e unidirezionali, paradossalmente lasciano ben poco spazio alla libertà d'espressione. L'obiettivo sarebbe quindi cercare di trovare all'interno della cultura 'del web' una cultura 'nel web', riscoprendo ad esempio quelle pratiche di Storytelling di cui invece la radio è stata da sempre grande promotrice.
D'altra parte il web ha anche i suoi meriti, ha diffuso e diffonde informazioni incessantemente e queste sono reperibili da chiunque. A tel proposito Giorgio Zanchini – giornalista e conduttore radiofonico – esprime un legittimo quesito; ovvero, se Website di altissimo livello come ad esempio “The Millions”, siano fruiti o meno da un nutrito di numero di user , o se anche nel web, come per il resto dei mezzi d'informazione, sia discriminante il tasso pubblicitario e pubblicizzante.
Quello che resta chiaro, “e ritorna come in ogni sua estate”, è dunque la differenza e la distanza tra sapere standard e sapere informato, distanza che se pur apparentemente appianata, dai website e dai social media, resta invece sempre più profonda e insormontabile.
 
 
 
 
Marielena Arigliani
 
 
 
 
 

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