Dopo la scarcerazione continuano gli interrogatori per Umberto Bindella
Umberto Bindella ha asciato il carcere di Capanne sabato mattina ma per lui quest'uscita non ha il sapore pieno della libertà. Per il marscianese continuano infatti gli interrogatori sulla scomparsa di Sonia Marra, studentessa scomparsa da Perugia nel 2006 e di cui Bindella è il principale sospettato. L'ex impiegato della Forestale continua a ribadire la sua estraneità ai fatti e a rifiutare le accuse mosse nei suoi confronti (omicidio volontario e occultamento di cadavere)ma il pm Giuseppe Petrazzini non intende abbandonare questa linea d'indagine; nei giorni scorsi ha inviato al gip alcuni documenti integrativi a quelli già esistenti per supportare la tesi secondo la quale esistano degli indizi contro Bindella di una gravità tale da rendere impossibile la scagionazione dell'indagato dalle accuse. Sembra inoltre che Petrazzini abbia riascoltato gli amici di Bindella (un polizziotto e un finanziere) per cercare nuovi spunti per l'indagine. L'unica cosa sicura in una storia molto intrigata è che ci sono delle incoerenze sul rapporto tra Sonia Marra e Bindella: l'indagato ha più volte affermato infatti che fra lui e la ragazza scomparsa esisteva solo un rapporto di amicizia, ma alcuni testimoni hanno dichiarato che Sonia gli aveva parlato di una relazione sentimentale con un uomo di nome Umberto. Insomma per il momento Umberto Bindella resta indagato ma non si dà per vinto, queste le sue parole all'uscita del carcere:
"Continueremo la battaglia fino a raggiungere l'obiettivo che, con una frase carina, si può sintetizzare con fino al trionfo della verità".