Folco Quilici: alla scoperta del mondo

Folco Quilici: alla scoperta del mondo

Nato a Ferrara il 9 aprile 1930, Folco Quilici è il più grande documentarista italiano. Al cinema, anticipando il cinema subacqueo al suo esordio nel lungometraggio (Sesto continente, 1954), si è via via sempre più occupato delle popolazioni che avevano sviluppato una cultura di mare, dando vita a un genere tra l'esotico e l'etnografico (L'ultimo paradiso, 1956; Ti-koyo e il suo pescecane, 1962; Oceano, 1971; Fratello Mare, 1975), mentre ne Il dio sotto la pelle (1974, realizzato con Carlo Alberto Pinelli) ha denunciato i guasti ecologici causati dalla società dei consumi.
È anche autore della serie cinematografica L'Italia vista dal cielo - sulle caratteristiche peculiari di ciascuna regione italiana - e, dal 1959, di inchieste televisive, come La scoperta dell'Africa (1965), un approfondita storia del Continente Nero, L'alba dell'uomo (1974), sulla prima evoluzione della specie umana, e I segreti del mare (1975), storia dell'evoluzione del rapporto dell'uomo con il mare.
Tra le produzioni successive va citato L'uomo europeo (1981, libro e serie televisiva), un'inchiesta sulla storia della civiltà europea cui ha collaborato lo storico Fernard Braudel, il film Cacciatori di navi (1992), poco felice adattamento del romanzo omonimo dello stesso Quilici su di un pugno di avventurieri che attraversano il Rio delle Amazzoni, e una Storia d'Italia dall'Unità al nuovo millennio, la cui realizzazione è stata iniziata dall'Istituto Luce e il cui cofanetto è uscito nel 2007.
Tra i suoi romanzi, oltre al già citato Cacciatori di navi (1984), vi sono Cielo verde (1997), sul pilota americano Mike Angel, che assistette alla distruzione della foresta amazzonica e alla schiavizzazione del popolo Indio, Naufraghi (1998), sempre sul rapporto dell'uomo col mare, Alta profondità (1999), storia della Corazzata Roma, e I serpenti di Melqart (2003), sull'archeologia subacquea fenicia.
Nel 2007 ha pubblicato la sua autobiografia I miei mari: un traguardo importante per un grande uomo.
A voi l'intervista:

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