Foligno Musica presenta il tributo di Morgan a David Bowie

Foligno Musica presenta il tributo di Morgan a David Bowie

C’è molta attesa per il primo live di Morgan dopo la sua performance sanremese. Le note vicende che lo hanno portato al centro dell’attenzione mediatica, dopo il litigio con Bugo, hanno solo creato un po’ di interesse in più per questo concerto, che già da tempo si stava avviando verso il tutto esaurito. Perché il musicista è da sempre stato capace di attirare su di sé, nel bene o nel male, la dovuta attenzione. Venerdì 28 febbraio 2020 (ore 21.30) all'Auditorium San Domenico di Foligno con la tappa in esclusiva per l’Umbria del nuovo progetto di Morgan, in un tributo a David Bowie, si inaugura anche la collaborazione tra due strutture e due importanti rassegne umbre di musica e spettacolo: Parterre con FolignoMusica e Riverock Produzioni.
L'intento delle due strutture è quello di mettere in rete gli spazi e le programmazioni più interessanti in territori limitrofi, per moltiplicare l'offerta e la forza dei contenitori, ed essere maggiormente attrattivi nei confronti della produzione musicale nazionale ed internazionale.
Altri appuntamenti musicali sono in previsione, frutto di questa collaborazione, all'interno della stagione 2020 di FolignoMusica all'Auditorium San Domenico, sempre insieme anche ad Athanor Eventi e Comune di Foligno.
 
A 73 anni dalla nascita di David Bowie e a quattro anni dalla scomparsa, Morgan e i The White Dukes arrivano con un tributo alla musica e alle tante anime di uno degli artisti più iconici, controversi e affascinanti degli ultimi 50 anni.
Iniziativa accolta con entusiasmo da Morgan, per il quale eseguire la musica di David Bowie e raccontare le sue gesta e aperture visionarie è un gesto quasi dovuto; con il racconto della sua vita attraverso le sue facce e suoi travestimenti. Li accomunano la bellezza immortale, la ‘creatività libera ed estrema’, la teatralità intrinseca e quell’essenza tra Eros e Thanatos che li mitizza.
L’esibizione di Morgan e i The White Dukes vuole essere una condivisione tra coloro che riconoscono in lui una forma d’arte contaminata che si può definire “teatro del rock” con pezzi che forse quasi nessuno conosce che dimostrano l’elevata capacità di rendere la diversità in arte unica e affascinante. Non è solo musica è un racconto di vita che ognuno di noi forse un pezzettino ha dentro di sé.
Insieme sul palco le voci e gli strumenti dei White Dukes, con Michele Lombardi alle tastiere, Alessandro De Crescenzo alla chitarra, Marco Vattovani alla batteria, Max Pasut al basso e due voci Clara Danelon e Andrea Pegoraro a voci e ai cori.