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Nel cuore d'Italia si decide il futuro di una delle più antiche università della nazione, a Perugia, città incantata, è in corso la campagna elettorale per la carica a rettore. I primi colpi sono già stati scagliati, proprio di ieri la decisione della commissione per la valutazione sulle candidature di escludere dalla corsa all'ermellino uno dei cinque candidati,Volpi, Oliviero, Bidini, Moriconi, ed Elise. La decisone di non includere alla corsa al rettorato il professor Volpi è stato condizionata dalla legge Gelmini, che impedisce cariche a professori ultrasessantenni. Di questa mattina invece, la conferenza stampa del professor Maurizio Oliviero; la sala del rettorato pur se non eccessivamente capiente era gremita di gente, il professor Oliviero ha esposto il suo programma con quella che potremmo definire la sua peculiarità principale ovvero la carica entusiasta e coinvolgente di un ragazzo; i punti cardine del suo programma potremmo riassumerli in tre parole Ricerca, Internazionalizzazione e Competitività. Se è vero che un buon governo si vede dall'efficienza e dalla qualità del suo sistema
d' istruzione, allora è anche vero che se davvero avverrà un cambiamento strutturale all'interno dell'Università di Perugia questo costituirebbe un precedente da seguire da tutte le altre università italiane. L'università secondo il programma del professor Oliviero diverrebbe un luogo in cui verrà dato spazio e fondi alla ricerca, l'università tornerà ad essere un agorà dei saperi degli scambi culturali, fondamentali e necessari per la crescita non solo intellettuale ma soprattutto lavorativa del nostro paese, sarà un luogo in cui i giovani possano davvero formarsi e confrontandosi ogni giorno con realtà internazionali, un luogo insomma in cui l'estero non sia più una via di fuga ma un catino da cui attingere sapere, secondo le parole dello stesso Oliviero “l'università spalancherà le porte all'estero e non per lasciar fuggire i nostri ricercatori ma per permettergli di lavorare in Italia”. Esiste qualcosa però che va oltre il programma elettorale del professor Oliviero, infatti ciò che più colpisce è l'idea di un rettore tra i gli universitari, non più un barone chiuso nelle sua torre, ma un ragazzo tra i ragazzi, con la voglia di fare e di cambiare, se davvero fosse così non possiamo che augurare a chiunque vinca le elezioni di avere la stessa lungimiranza e di attuare davvero questo
“miracolo italiano” affinché la città di Perugia possa risorgere da quella coltre pesante e polverosa che l'ha costretta alla penombra fin'ora.@paolafaraca