GIOVANNI ZICCARDI: INTERNET, CONTROLLO, LIBERTA'

GIOVANNI ZICCARDI: INTERNET, CONTROLLO, LIBERTA'

 
 
Un interessante incontro quello con Giovanni Ziccardi - giurista, scrittore e Professore presso l'Università di Milano - tenutosi nell'ambito della penultima giornata del Festival del giornalismo di quest'anno.
Ziccardi, che in mattinata ha già presentato il suo nuovo libro - “Internet, Controllo, Libertà” - affronta una questione apertissima e di massima attualità, ovvero il rapporto spesso conflittuale tra legislazione e avanzamento tecnologico; mettendo in luce da un lato, l'incapacità delle istituzioni e degli apparati legislativi di comprendere e regolamentare la tecnologia ed il suo utilizzo, e dall'altro, la problematica sulla privacy che questo avanzamento produce, il diritto all'oblio e la scarsa preoccupazione - definita come 'svendita della privacy' - da parte delle nuove generazioni.
A suo parere, se da un lato c'è una vera e propria diffidenza - quasi una paura - per l'avanzamento tecnologico, dall'altro questo avanzamento produce una sensibile modificazione dell'idea di controllo, e del binomio trasparenza/segretezza, all'interno dei sistemi democratici. Perla, perciò, di un rovesciamento e di un passaggio da un'era di tipo 'orwelliano' ad un'era che potremmo definire 'kafkiana'; al cui interno il controllo panottico si trasforma e viene sostituito da una realtà labirintica, senza fine, di atti burocratici e processuali.
Ziccardi, tra l'alto, spiega come siano in contraddizione, oltre che assolutamente inefficienti, i tentativi fatti dalle legislature per restare al passo e gestire i mutamenti avvenuti a seguito dei processi d'avanzamento tecnologico; ne è massimo esempio la normativa sulla privacy del' 96, infatti, uno sguardo particolare viene posto sulla contraddittorietà dell'espressioni quali: 'trasparenza radicale' e 'anonimato protetto'. Conclude l'incontro lanciando un interessante quesito sulla possibilità di tirarsi fuori o meno da certi meccanismi di controllo burocratico. La sua risoluzione a riguardo è assolutamente positiva; l'uso della crittografia per proteggere i propri dati potrebbe essere sicuramente, a suo avviso, un ottima modalità d'evasione dal sistema senza per questo rinunciare ai vantaggi che esso produce.
 
 
 
 
Marielena Arigliani
 
 
 
 

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