Il Festival ORIZZONTI all' Ex Fatebenefratelli

Il Festival ORIZZONTI all' Ex Fatebenefratelli

Da mercoledì 11 a sabato 14 dicembre 2019 all’Ex Ospedale Fatebenefratelli di Perugia è di scena il festival ORIZZONTI, curato da Marco Momi, prodotto dalla Fondazione Perugia Musica Classica Onlus e inserito nella Stagione 2019/2020 degli Amici della Musica di Perugia.  Quattro appuntamenti informali e disivolti, un’occasione di esplorazioni del «sonoro», sia moderno che storico, in tutte le sue varie declinazioni che sollecita un dialogo tra esecutore e ascoltatore.
 
Il festival è realizzato in collaborazione con l’Ensemble Opificio Sonoro, l’Associazione Corsia Of e Radiophonica-Adisu (Media Partner). 
 
Marco Momi ci presenta con queste parole il festival da lui stesso ideato: “Orizzonti è un piccolo festival all’interno della stagione degli Amici della Musica articolato in quattro concerti/evento nei giorni 11, 12 e 14 Dicembre che si terranno negli spazi modulabili dell’ex Ospedale Fatebenefratelli (con ingresso da Piazza San Giovanni di Dio).
Ogni concerto è un viaggio alla scoperta del suono e della dinamica dell’“ascolto possibile”. Svariati sono i piani di esperienza uditiva offerti, tra immersione percettiva ed emersione controllata, attraverso il “naufragare dolce” o il disvelamento, al fine di vivere un forte momento aggregativo, di conoscenza musicale e insieme di meraviglia sonora. I quattro eventi sono produzioni originali del festival e giocano con il format classico del concerto, lasciando spazio a momenti di convivialità e di approfondimento. Caratterizzata da una forte tematizzazione, la programmazione attraversa varie epoche e propone il contatto con una ricca varietà di suoni (dal pianoforte storico d’epoca mozartiana alla vocalità, dai repertori moderni e contemporanei fino alla musica elettronica).
Mercoledì 11 dicembre 2019 alle ore 21:00 un gioco dal tono sfacciatamente postmoderno apre la prima edizione del festival: una playlist degli anni ’80, tra 1700 e 1900. Costantino Mastroprimiano al pianoforte storico e l’ensemble Opificio Sonoro si alternano con brani di Mozart contrapposti a opere di Boulez, Donatoni, Sciarrino e Stockhausen.
Il secondo giorno, giovedì 12 dicembre 2019 alle ore 21:00, vede di scena le voci di Elisabetta Lombardi, Mauro Borgioni e il pianoforte di Filippo Farinelli. Il confronto tra un giovane Alban Berg e un Rossiniattempato restituisce un’immagine non scontata dello scorrere delle età. I Last Pieces per pianoforte solo di Feldman ci accompagnano poi verso i due concerti dell’ultima serata, che avranno luogo sabato 14 dicembre 2019 a partire dalle ore 20:15. Dedicato ai Visionari, l’ultimo viaggio del festival parte con Schumann. I suoni del compositore tedesco, nelle mani del Duo Dillon - Torquati, si intrecciano alle testimonianze di vita dell’autore selezionate da Elena Abbado e lette da Greta Oldoni. Il ritratto di uno degli artisti più coraggiosi del 1800 ci porta poi verso la terra dei pionieri, con gli americani Cage, Lucier e Tenney interpretati da Opificio Sonoro + guests. Qui il suono cambia materia e consistenze, le riflessioni sul timbro e sull’aspetto concettuale ci portano verso device elettrici e palloncini, sussurri e pura immersione sonora. Al centro dei due concerti una installazione sonora a cura di Simone Pappalardo realizzata con strumenti elettrificati ispirati all’arte povera e una impro-session elettronica a cura dello stesso sound artist a cui si unirà Nicola Cappelletti.”

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