Il più grande cyber attacco della storia: violati 75 mila computer in 196 paesi

Il più grande cyber attacco della storia: violati 75 mila computer in 196 paesi

Il più grande cyber attacco che si sia mai verificato: una rete di hacker dell'Est Europa è riuscita a colpire più di 2.500 aziende, violando 75 mila computer in più di 196 paesi, come rivela il Washington Post. La prima azienda ad accorgersi di quanto stava accadendo è stata la Netwitness, una ditta della Virginia che si occupa di sicurezza telematica e fornisce i propri servizi ad agenzie governative e a numerose aziende, scoprendo solo il mese scorso che dalla fine del 2008 erano state prese di mira email, dati aziendali, carte di credito, password di accesso e dati sensibili dei dipendenti delle aziende della sanità e della tecnologia. Alex Cox, un ingegnere di NetWitness, avrebbe individuato il Kneber Bot, un sistema di controllo di 20 server e computer gestito dagli hacker localizzati nell'Est Europa che avevano posto il loro centro operativo in Germania. Gli hacker sarebbero così riusciti, nel giro di un anno, a far scaricare software e programmi da siti controllati da loro stessi oppure, inviando mail infette, ad aprire le porte dei sistemi informatici di migliaia di aziende, utilizzando lo spyware più insidioso di tutti, denominato Zeus. Tra le aziende coinvolte nell'attacco ci sarebbero i giganti farmaceutici Merck & Co, Cardinal Health Inc. ed altri colossi tra cui la Paramount Pictures, che preferisce non commentare l'accaduto. Mentre tra i paesi più colpiti spiccano gli Usa, Messico, Arabia Saudita, Egitto e Turchia. Secondo il Wall Street Journal il cyber attacco avrebbe colpito anche dieci agenzie governative statunitensi: addirittura, secondo NetWitness, gli hacker sarebbero entrati in possesso delle credenziali d'accesso alla email di un soldato.

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Cronaca Internazionale