Il PostMod riprende la programmazione
In questa strana estate il cinema a Perugia è stato una delle poche certezze, grazie all’Arena itinerante organizzata dalle quattro sale del centro storico. Un segnale di speranza ma soprattutto un gesto di resilienza, per resistere allo stop forzato delle proiezioni scattato ormai da quasi 6 mesi. Ora però è tempo di ripartire e domani, mercoledì 26 agosto, il PostModernissimo riprende ufficialmente l’attività con un grande evento che segna un primo ritorno alla normalità.“Sperando che non vi siate disabituati ad andare al cinema, vogliamo celebrare con voi il giorno della riapertura stagionale, mai tanto atteso come ora!” scrivono i gestori, che hanno scelto di proporre in esclusiva la proiezione de La classe operaia va in paradiso di Elio Petri (alle 21.30). Quello che è considerato un capolavoro della storia del cinema, con Gian Maria Volonté come protagonista, fu vincitore del Gran Prix al Festival di Cannes nel 1972. Era il 1970 quando Petri e Ugo Pirro scrissero questo film in grado di provocare una fortissima spaccatura all’interno della sinistra, con il suo misto di fantapolitica, dramma sociale e utopia di un socialismo solidale. Un’opera che non mise d’accordo nessuno e di cui tutti ne rifiutarono gli assunti: “Con il mio film sono stati polemici tutti, sindacalisti, studenti di sinistra, intellettuali, dirigenti comunisti, maoisti. Ciascuno avrebbe voluto un’opera che sostenesse le proprie ragioni: invece questo è un film sulla classe operaia” dichiarò lo stesso Elio Petri. Per lui quella era la storia di tutti e di come in questa società non si possa vivere che nell’alienazione.
Il film sarà proiettato solo domani sera contemporaneamente in Sala Visconti e in Sala Donati. Infatti per mantenere un adeguato distanziamento interpersonale, come indicato nelle disposizioni anti-Covid, la capienza di entrambe le sale è stata notevolmente ridotta. Come ulteriore precauzione l’invito ad acquistare i biglietti on line, in vendita allo stesso prezzo del botteghino: “Abbiamo deciso di coprire noi come cinema i costi legati ai diritti di prevendita, perché vogliamo agevolare in ogni modo i nostri spettatori e, nonostante il momento particolarmente difficile per realtà come la nostra, confidiamo che questo gesto favorirà gli spettatori nell’abituarsi ad acquistare da casa i propri biglietti”. Poi partirà subito la programmazione quotidiana, con una serie di titoli che verranno svelati a partire da domani. Intanto una prima anticipazione, ovvero la presenza in programmazione del nuovo film di Pablo Larraìn, Ema. Dopo il successo dell’anteprima nazionale proposta a Villa Taticchi la settimana di ferragosto, il PostModernissimo sceglie di portare in sala l’ultima opera del regista cileno, nel primo lavoro realizzato nel suo paese ai nostri tempi. Presentato in concorso alla 76a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film racconta la storia di Ema (Mariana Di Girolamo), giovane ballerina che decide di separarsi dal suo coreografo Gastón (Gael García Bernal), dopo aver rinunciato a Polo (Cristián Suárez), il figlio adottato che non sono mai stati in grado di crescere.
Intanto per la stagione itinerante “Un’arena, 4 cinema, una città… Perugia” si accende l’ultima tappa. Da domani e fino al 30 agosto cinque proiezioni a ingresso gratuito nella Piazza Nuova di Monteluce, tutte le sere alle 21.00. Per l’inaugurazione un altro capolavoro senza tempo firmato sempre da Elio Petri, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, che vuol rappresentare anche un omaggio al grande Ennio Morricone, autore delle celebri musiche. Poi una serie di titoli Disney per la famiglia come Mary Poppins (giovedì), Gli aristogatti (sabato) e Il re leone (domenica), oltre all’omaggio a Federico Fellini in programma per venerdì con La dolce vita. Tutte le proiezioni iniziano alle alle 21.00 e saranno a ingresso gratuito. “Un’arena, 4 cinema, una città… Perugia” fa parte del circuito Super Cinema Estate, il progetto di arene cinematografiche promosso dalle sale indipendenti associate ad Anec Umbria.