Il "ritorno" di Franco Califano
"Non escludo il ritorno", diceva. E la celebre frase del testo dell'omonima canzone di Franco Califano, incisa anche sulla sua lapide nel cimitero di Ardea, non poteva essere più azzeccata. "Non escludo il ritorno". E a quasi undici anni dalla sua scomparsa, il Califfo è tornato con un nuovo brano inedito. Un'altra poesia, una "Serenata a Roma" recuperata da una vecchia cassetta di un provino registrato a casa negli anni '80, costruita da Frank Del Giudice, che ai tempi la compose.
Una registrazione morta, che non ha visto la luce per più di quarant'anni, diventa, grazie al ripristino e al restauro reso possibile dall'intelligenza artificiale, una canzone a tutti gli effetti. Perché sì, la suddetta registrazione era una demo incompleta, con parti di testo cantate mancanti e musiche non suonate.
L'IA ha trasformato i testi e gli spartiti scritti in quella canzone che ora possiamo ascoltare, ricreando la voce graffiante, il tono, le pause, l'accento romanesco e tutti gli elementi che tanto caratterizzavano il poeta playboy. L'ispirazione per il processo lavorativo è stata tratta dal risultato ottenuto con "Now and then", l'ultima canzone inedita dei Beatles pubblicata il 2 novembre scorso grazie all'intelligenza artificiale. "Non escludo il ritorno", diceva.
E se da una parte penso che questo ritorno inaspettato sia stato un fatto straordinario, mi domando se sia lecito che le macchine creino qualcosa di inesistente per poi attribuirlo ad un mostro sacro ormai deceduto, se quella voce, quel tono, quelle pause e quell'accento avrebbero suonato veramente così.
Comunque, a prescindere da tutto, il 30 marzo, a 11 anni dalla sua scomparsa, Franco tornerà con "Serenata a Roma", in un vinile 45 giri che verrà pubblicato da Azzurra Music, già disponibile online.
A cura di Saverio Scargiali