Il sex positive touch di Diego Tigrotto e Mamy Miao diretti da Morgana Mayer

Il sex positive touch di Diego Tigrotto e Mamy Miao diretti da Morgana Mayer

di Alessandro Ticozzi
 
Tra gli episodi (frutto delle fantasie erotiche della protagonista) che compongono la pellicola postporno Female Touch della specialista Morgana Mayer, il penultimo trovo appaia assolutamente emblematico di quello che è il movimento sex positive, conosciuto nell’universo capitolino grazie all’instancabile attivismo di Diego Tigrotto e Mamy Miao (pure in tempo di pandemia, come testimonia un loro veloce passaggio televisivo a Report lo scorso settembre).
 
E sono proprio loro due a risaltare maggiormente in questi sei minuti esatti di siparietto (introdotti da un rapido scambio di battute volto a celebrare il regista underground Alberto Cavallone, nume tutelare dell’intera operazione sin dalla dedica in calce a inizio titoli di testa della pellicola), durante i quali assistiamo ad un orgia tra le poltroncine di una saletta a luci rosse coinvolgente alcuni uomini e donne i cui volti rimangono coperti da enormi mascheroni animaleschi che in qualche modo ricordano la rudimentale (ma sanamente goliardica) follia anarchica dell’Augusto Tretti del Potere.
 
L’eccitato Diego Tigrotto pratica infatti lo spanking su una voluttosa Mamy Miao distesa a pancia in giù appunto tra una poltroncina e l’altra: spesse volte il monumentale posteriore di quest’ultima viene inquadrato in primo piano, creando un effetto che certo non dispiacerebbe al più ruspante Tinto Brass.
 
Ad accompagnare siffatto rituale, una percussionista (degna erede della pianista Sonia Saviange del Salò pasoliniano) che passa dal declamare un monologo del Don Giovanni di Molière – celebrante le viscerali pulsioni legate all’edonistica ricerca della bellezza più autentica – ad un passo del saggio «Il faut bien tuer» o il calcolo del mattatoio scritto dal ricercatore Massimo Filippi, che richiama la necessità dell’individuo a vivere in piena comunione con ogni essere – umano o animale che sia – senza pregiudizio alcuno: opere chiaramente differenti che in tale lettura recitata vengono sapientemente resi complementari ai fini del messaggio che s’intende fornire.
 
Una sessualità vissuta appunto in modo pienamente libero e giocoso, ma sempre rispettosa e consensuale: nucleo alla base del successivo cortometraggio Sexplorer, che vedrà lo stesso Tigrotto autodirigersi sempre accanto a Mamy Miao; nonché dei loro eventi che ci auguriamo possano riprendere non appena la situazione lo renderà possibile.

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