Intervista ai "Never Trust" di Fabio Colosimo

Intervista ai "Never Trust" di Fabio Colosimo

Intervista ai "Never Trust" di Fabio Colosimo
 
Nel Settembre del 2013 avete pubblicato il vostro primo album "Morning Light", registrato e mixato negli States. Che impressione avete ricavato del mondo musicale e discografico d'Oltreoceano?
Elisa (voce)
E’ risaputo che l’America sia una vetrina da cui attingere molto, se si fa rock o metal, quindi per il nostro disco d’esordio abbiamo scelto unanimamente di affidarci al cosiddetto american style. L’impressione ricavata è più che ottima, dato che il lavoro svolto ci ha fatto crescere molto, musicalmente e professionalmente. In America hanno un’impressionante e ammirevole attitudine alla musicalità rock e di livello. 
Per questo, abbiamo quasi da subito deciso che anche il nostro secondo lavoro sarà “made in USA”, e vedrà la nascita grazie allo stesso produttore.
 
Come si interfacciano i vostri testi con le vostre sonorità? Qual è il rapporto tra i testi dei Never Trust e la loro musica?
            Elisa (voce)
Partiamo dal fatto che i testi sono fondamentali, siamo comunicatori e quindi veicoliamo ciò che pensiamo con la musica, con le emozioni e con le parole. I nostri brani raccontano la ribellione, la determinazione, la lotta viscerale per i propri sogni, ma anche l’amore, l’amicizia, la delusione. 
Non siamo una di quelle band che essendo rock non può parlare d’amore o che, perché no, fa parte della nostra esperienza e quindi lo raccontiamo. Il rapporto tra testi e musica è ovviamente simbiotico, gli uni si nutrono dell’altra e viceversa.
 
Come funziona, in genere, la dinamica di gruppo nella genesi di un vostro pezzo?
Massimo (chitarra)
I pezzi nascono in sala prove, spesso dai miei riff di chitarra, che piano piano, prova dopo prova, prendono forma grazie all’amalgama naturale che nasce tra tutti altri strumenti. Può anche capitare che nascano da melodie vocali o da idee da musicare, di volta in volta si sperimenta e per ogni pezzo c’è una storia diversa.  Personalmente posso raccontarvi che mi chiamano la mente della band, perché effettivamente mi capita spesso di tirare giù riff e idee che mi balzano in testa e che non mi mollano più, finchè  non li porto in sala. Ed è proprio qui in sala prove che poi nasce il bello…via libera alla sperimentazione, al cuore e alle idee. 
 Il vostro ambiente naturale è il Live, il contatto col pubblico. Cos'ha in più o in meno una sala di registrazione? 
Gianni (batteria) 
Il segreto è prendere coscienza del fatto che il palco è fondamentale per la crescita di una band. Ognuno può scrivere canzoni meravigliose, ma se lo fa solamente in sala prove sarà sempre solo lui a credere che quelle canzoni siano bellissime e il messaggio quindi lì si ferma. Il palco permette di far ascoltare a tutti e quindi non solo ai muri della sala prove, quello che vuoi dire. Più bello di così! Il lato studio di registrazione è anch’esso molto importante, un disco deve rappresentarti e valorizzarti al meglio. Diffidare quindi da improvvisati producer e quant’altro è essenziale. 
Live e studio non si giocano più o meno, sono decisamente due fette molto diverse del bagaglio che deve costruirsi una band, da considerare entrambe al massimo.
 
In "Morning Light" è presente un pezzo acustico. Cosa rappresenta la dimensione musicale dell'acustico per il rock  incalzante dei Never Trust?
 Massimo (chitarra)
La nostra frontgirl dice sempre che l’acustico sia la rivincita del cantante, perché mette a nudo le doti e la sensibilità di ogni voce, ma non solo. Anche le mie chitarre sono in una dimensione totalmente diversa da quello che è il mondo dell’elettrica. Bye bye a distorsioni e tutto ciò che ci sta attorno. L’ottica è stravolta e ti permette di riscoprire tante cose nuove sullo strumento. Quindi giù a capofitto col lavoro, abbiamo sperimentato, modificato e riarrangiato, per capire cosa ne poteva venir fuori. Le sensazioni che il brano acustico (“Against The Tide”, ndr) ci ha dato sono state bellissime, perciò abbiamo deciso di inserirlo nel disco. Decisamente non sarà l’ultima volta che ci sentirete così in studio. In più chi ci segue live sa che spesso anche dal vivo ci piace proporre set acustici davvero molto particolari.
 
Parlatemi del vostro rapporto con la sperimentazione musicale.
Flavio (basso) 
Sperimentare è fondamentale al giorno d'oggi, restare fermo o radicato al passato farà sì che il tuo disco nascerà già vecchio, e non aggiungerà quindi nulla a quello che gli altri hanno già detto prima di te! Noi ascoltiamo costantemente le ultime uscite nei più svariati generi, senza fossilizzarci esclusivamente sul rock/metal. Ciò influisce sicuramente la nostra composizione e ci permette di rimanere sempre al passo e di avere più stimoli possibili per raccontare in musica qualcosa di nuovo!
 
Prossimi progetti artistici.
Gianni (batteria)/Flavio (basso)
I progetti sono sempre tanti, ad oggi abbiamo appena pubblicato il  nuovissimo disco "Morning Light" anche su tutti i migliori canali digitali e siamo in piena fase di promozione.
In contemporanea all'uscita del disco, c'è stato il video ufficiale del nuovo singolo "Honey", che ha raggiunto migliaia di visualizzazioni in poco più di 24 ore!
Inoltre abbiamo già pronta la sceneggiatura del secondo singolo e video, e l'intensa attività live è una fissa costante.
Uno dei vari obiettivi futuri è di portare il nostro disco "Morning Light" all'estero, dove il nostro genere è più apprezzato, come Germania & company ed inoltre stiamo già scrivendo diverso materiale nuovo che farà parte del prossimo disco, la cui produzione (si spera e faremo di tutto affinchè sia così) verrà affidata nuovamente al nostro produttore americano. Insomma, qui non ci si ferma mai!
 

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