La forza multinazionale NATO in Afghanistan attacca un convoglio di veicoli.
Morti 33 civili per un errore di valutazione del raid aereo dell’ISAF.
Sarebbero oltre trenta le vittime civili, tra cui anche quattro donne e due bambini, che sono morti in un attacco aereo della Nato che avrebbe colpito per errore tre minibus in fila lungo la strada, ritenendo che fosse un convoglio di talebani pronti a sferrare un attacco. Il Consiglio dei ministri afgano in un comunicato ufficiale ha condannato l'incidente, l’ultimo di una lunga serie. L’incidente definito dalle autorità afghane ingiustificabile è accaduto nella provincia dell’Uruzgan. I militari NATO si sono resi conto troppo tardi della presenza nelle vetture di donne e bambini. Ma quando le truppe dell'ISAF sono giunte sul posto non hanno trovato né ribelli né ordigni. Estraendo dalle lamiere carbonizzate dei veicoli solo donne e bambini che sono stati immediatamente trasferiti negli ospedali. Si moltiplicano gli appelli del presidente Karzai affinché nello scontro contro i talebani siano salvaguardate le vite dei civili. Il generale Stanley McChrystal, comandante della Forza Internazionale di Assistenza alla Sicurezza in Afghanistan si è dichiarato profondamente dispiaciuto per il tragico incidente sottolineando inoltre che i danni fisici o alle abitazioni e beni dei civili nonché la loro morte mina profondamente la fiducia che sta alla base della missione NATO.