La locandiera al Teatro Morlacchi

La locandiera al Teatro Morlacchi

A fare da sfondo alle vicende narrate sulla scena sono gli interni di una locanda, concepita come luogo d’incontro e scambio tra persone. “La locandiera” è il titolo dello spettacolo andato in scena domenica 5 Novembre presso il Teatro Morlacchi, produzione Teatro Stabile dell'Umbria, regia di Antonio Latella, con Marta Cortellazzo Wiel, Ludovico Fededegni, Giovanni Franzoni, Francesco Manetti, Gabriele Pestilli, Marta Pizzigallo, Valentino Villa e drammaturgia di Linda Dalisi e scene di Annelisa Zaccheria.
 
Nonostante si tratti di una commedia settecentesca, gli arredi dell’ambientazione, le musiche ed i costumi degli attori sono contemporanei, andando a creare un forte contrasto con il linguaggio adottato del testo originale. Apprezzabile, inoltre, l’utilizzo delle luci che evidenziano qualche modifica sulla scena, come l’uscita o il cambiamento dell’umore dei personaggi. Protagonista della storia è Mirandolina, proprietaria della locanda ed interpretata dall’attrice Sonia Bergamasco, che durante lo spettacolo ha alternato vesti di colore chiaro, come a simboleggiare una certa ingenuità nelle sue azioni.
 
Tuttavia, si tratta di una giovane donna che con la sua astuzia riesce a raggirare le proposte di fidanzamento del Conte d’Albafiorita e il Marchese di Forlipopoli, innamorati di lei e per questo abituali frequentatori della locanda. Geloso dei due, ed in seguito di un successivo pretendente, diventerà cameriere Fabrizio al quale il padre di Mirandolina aveva promesso in sposa la figlia. Un intreccio di amori e stratagemmi - tipici elementi delle commedie goldoniane - in cui la nostra locandiera si inoltrerà sempre di più durante il corso della storia e dei quali sarà lei stessa l’artefice. Fondamentale sarà l’arrivo del Cavaliere di Ripafratta, un forestiero giunto alla sua locanda e noto per la sua avversione verso le donne. Le parole di Mirandolina, a lui rivolte, rompono un apparente equilibrio interiore del Caveliere che cercherà di sopprimere invano il suo amore per la locandiera. Mirandolina, così, è simbolo di una “lotta” ante litteram - grazie alle sua abilità- contro questo nuovo personaggio, ostile e crudo, simbolo del predominio maschile e della misoginia.
 
A cura di Sara Cecchini

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